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San Severino Marche,
(provincia di Macerata) si trova nell'entroterra marchigiano a circa 50 km
dalla costa adriatica.
Altezza s.l.m.: 235
m
Superficie: 194 kmq
Scorci di paese:
Storia
di San Severino
Iniziative locali:
Il
Settempedano |
Risalendo la vallata del Potenza, lungo la
S.S. Settempedana, si giunge a San Severino Marche, la cui origine risale
alla romana Septempeda, posta sulla sinistra del fiume Potenza, a poca
distanza dall’attuale centro abitato. In seguito alle invasioni barbariche,
gli abitanti si trasferirono sul Monte Nero (oggi denominato Castello) dove
tuttora esiste intatta la Torre civica (sec. XIII), interessante esempio di
architettura militare.
Si notano inoltre avanzi delle mura perimetrali con le due porte di San
Francesco e delle Sette Cannelle di fronte alla quale si trova una fontana
porticata con volte a crociera e resti di affreschi.
Nel centro storico si possono visitare il museo Archeologico e la Pinacoteca
civica ospitanti nel quattrocentesco palazzo Manuzzini. Il museo
archeologico, intitolato a Giuseppe Moretti, presenta una larga
documentazione dei reperti della preistoria, della civiltà picena e dell’età
romana : oggetti litici, materiale epigrafico, cippi calcarei, una splendida
testa maschile di età giulio-claudia, vari mosaici e pezzi di corredi di
tombe.
Veduta panoramica della città
La Pinacoteca raccoglie opere di eccezionale interesse artistico : affreschi
ai fratelli Salimbeni, dipinti di Lorenzo D’Alessandro, di Nicolò liberatore
detto l’Alunno, un polittico di Vittore Crivelli, importante per cromatismo
e ricchezza decorativa, un gonfalone "La Madonna del Soccorso" di Bernardino
di Mariotto, una splendida tavola "La Madonna della Pace" di Bernardino di
Betto detto il Pinturicchio caratterizzata da una particolare finezza
decorativa tardo-gotica.
Particolarmente interessante il Museo del Territorio costituito da una casa
colonica con stanze arredate, un arboreto con le essenze vegetali presenti
nella regione, un antico torchio di legno, una macina per il grano.
La Galleria d’Arte Moderna, situata al Piano Nobile del Palazzo Municipale,
raccoglie importanti testimonianze storiche ed artistiche della città. Le
stanze, arredate con elegante mobilio, custodiscono opere del pittore
Filippo Bigioli (1798-1878) che operò soprattutto a Roma dove collaborò ai
restauri degli affreschi di Raffaello nelle Logge Vaticane e dello scultore
Ercole Rosa. Notevole è la cattedrale di S.Agostino che conservava un
portale gotico in cotto ed il campanile romantico-ogivale che riprende la
forme tipica delle torri campanarie del luogo; all’interno un quadro del
Pomarancio che rappresenta Gesù risorto mentre appare alla Maddalena.
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