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E’ dedicata a “La stauroteca di Sanseverino”, la croce reliquario di produzione veneziana risalente al XV secolo oggi custodita presso la pinacoteca comunale “Padre Tacchi Venturi”, la pubblicazione – strenna che il Comune di San Severino Marche è tornato a pubblicare in occasione delle festività natalizie e di fine anno. Il volumetto, curato come sempre con sapiente maestria dallo storico locale Raoul Paciaroni e stampato dalla litografia “Grafica & Stampa”, è l’ultimo di una ricca collana fatta di altri ventinove titoli che si occupano, fra gli altri temi, delle opere d’arte custodite in città ma anche degli stendardi dei castelli, del campanone della torre comunale, dell’organo monumentale del Duomo antico, dei terremoti, del folklore, dei papi settempedani, delle manifatture, di letteratura, archeologia, del culto, delle tradizioni popolari, delle poesie dialettali e di tanti altri argomenti ancora. “Il valore artistico ed archeologico di questo singolare reliquario è molto grande – spiega lo storico Raoul Paciaroni – Essa è preziosa perché fu accompagnata nei molti secoli della sua storia da una venerazione religiosa tutta particolare quale oggetto miracoloso contro ogni sorta di calamità naturale: tempeste, terremoti, alluvioni. Ed è soprattutto di questo aspetto, oggi completamente dimenticato, che vogliamo occuparci in questo saggio – scrive ancora Paciaroni, che ricorda – Il culto delle reliquie nasce dal tentativo di aprire un contatto con il Cielo. Come l’icona, la reliquia acquista valore sacramentale, viene incensata, adornata di fiori e baciata. Emana un potere taumaturgico e salvifico coinvolgente, poiché mette in rapporto e partecipazione con il divino che sconfigge il male. La mentalità laica e razionalista dei nostri tempi tende facilmente a schernire il culto delle reliquie e a dubitare della loro autenticità. In passato i credenti non si ponevano questo genere di problemi: per loro esse erano una grande fonte di speranza e di forza spirituale”. Nel presentare il volume “La stauroteca di Sanseverino” il sindaco, Cesare Martini, sottolinea: “Non ci sono più parole per sottolineare il prezioso lavoro di ricerca svolto da Raoul Paciaroni, un lavoro che diventa sempre più significativo per la divulgazione e la conoscenza della nostra storia. Non sta a me evidenziare la bontà scientifica di questa nuova pubblicazione, ma so quanto essa sia attesa da tutti i concittadini che leggeranno queste pagine con un sempre crescente senso di appartenenza alla comunità sanseverinate”. Copie della pubblicazione sono disponibili gratuitamente presso l’Ufficio Cultura del Comune di San Severino Marche.
Comunicato Stampa
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