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Anche la Provincia di Macerata ha sottoscritto ieri sera, insieme alla Regione Marche e alla Provincia di Ancona, l’accordo sindacale che proprietà e maestranze dell’azienda Best hanno siglato nella sede della Giunta regionale. I punti salienti dell’accordo sono Cassa integrazione per un anno, con richiesta di proroga anche per il secondo, gestione degli esuberi, ricerca di possibili acquirenti dello stabilimento di Montefano, incentivi all’esodo. Per la Provincia di Macerata hanno preso parte all’incontro e alla firma dell’accordo il presidente Antonio Pettinari e l’assessore alle politiche del lavoro, Parola Mariani, che sin dalle prime ore successive all’improvvisa chiusura dello stabilimento di Montefano hanno seguito la difficile e dolorosa vertenza sindacale, mettendo l’Amministrazione provinciale a fianco dei 123 lavoratori interessati e sostenendoli nella loro lotta. La Provincia di Macerata ha affiancato la Regione Marche nell’individuare una via d’uscita in grado di accompagnare la vertenza con un piano di ammortamento sociale che salvaguardi i lavoratori e crei le condizioni per un ricollocamento. L’accordo impegna, tra l’altro, Regione e Province a sostenere tutte le azioni necessarie per il reimpiego e la formazione delle maestranze interessate e per la gestione degli esuberi. Se da un lato c’è soddisfazione per la firma dell’accordo, dall’altro rimangono tutte le preoccupazioni per le pesanti ripercussioni che la chiusura dello stabilimento Best provoca sul territorio e sul vasto indotto. L’accordo firmato prevede che la Best inoltri al ministero del Lavoro una richiesta di Cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs), per crisi aziendale con cessazioni attività dello stabilimento di Montefano, della durata di dodici mesi, con sospensione a zero ore per tutti i 123 lavoratori occupati. Contestualmente viene avanzata la richiesta di proroga per ulteriori dodici mesi. L’azienda anticiperà il trattamento di Cigs e i lavoratori usufruiranno di eventuali ferie residue dell’anno antecedente la Cigs. È prevista, quando possibile e sulla base delle professionalità richieste, un rotazione del personale per completare le commesse residue e agevolare le operazioni legate alla chiusura dello stabilimento. Inoltre, il Piano di gestione degli esuberi (la totalità dei lavoratori dello stabilimento di Montefano) prevede la ricerca di possibili acquirenti del sito industriale o sue parti (con priorità alle proposte provenienti dai lavoratori precedentemente occupati o che consentano una ricollocazione degli stessi lavoratori) e incentivi all’esodo. Quest’ultimo aspetto è stato molto dibattuto nel corso della trattativa e si è giunti ad ottenere un impegno dell’Azienda ad erogare un incentivo all’esodo totale di 37 mila euro lordi per ciascun lavoratore, da liquidarsi in più soluzioni: 250 euro netti mensili da gennaio 2012; 5.000 euro netti nel mese in cui sarà sottoscritto dal lavoratore il verbale di adesione al piano di gestione degli esuberi. La rimanete parte, unitamente al TFR, entro due mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Comunicato Stampa
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