La sezione tolentinate dell'ANPI e l'Amministrazione comunale di Tolentino promuovono una iniziativa pubblica per ricordare la figura di Sandro Pertini, a quarant'anni dal conferimento della cittadinanza onoraria avvenuta con il voto unanime del Consiglio comunale su proposta dell'allora Sindaco Roberto Massi (Deliberazione n. 90 del 6 maggio 1971). Pertini è stato ospite della Città di Tolentino due volte, da Presidente della Camera dei Deputati il 13 aprile 1975 e da Presidente della Repubblica il 30 ottobre 1981. Nella prima occasione così scrisse nel Registro delle visite illustri del Comune: “Al generoso e fiero popolo marchigiano con ammirazione e con affetto”.
L'evento per ricordare questo protagonista della storia italiana è previsto per il prossimo 17 dicembre in Sala Consiliare, si inquadra nelle iniziative per i 150 anni dell'Unità d'Italia ed è rivolto principalmente agli studenti delle classi secondarie di primo e secondo grado. Verranno invitati anche i protagonisti di quel dibattito consiliare.
Dopo il saluto del Sindaco e dell'ANPI, avrà luogo la prolusione del prof. Carlo Felici dell'Università “La Sapienza” di Roma e collaboratore della Fondazione Pertini, sorta nel 2002 su iniziativa della moglie del Presidente, signora Carla Voltolina, con lo scopo di promuovere e divulgare studi e ricerche sull’opera e sul pensiero di Sandro Pertini. Sarà anche proiettato un filmato su Pertini.

Sandro Pertini, scomparso nel 1990 all'età di 94 anni, è una figura di assoluto rilievo nella storia del Paese. Statista e antifascista italiano, figura di primo piano della Resistenza, è stato Presidente della Repubblica dal 1978 al 1985. Il suo settennato si è caratterizzato dal pressocché unanime sentimento di apprezzamento e affetto tributatogli da popolo italiano, per la sua statura morale e l'indubbio carisma, ma anche da un'impronta decisionale inusitata e duri interventi contro la mafia, contro il terrorismo, contro il malcostume politico, in coerenza con una storia personale in prima linea per la difesa dei valori della libertà e del progresso civile.
Medaglia d'argento al valor militare nel 1917, nel dopoguerra Pertini aderì al Partito Socialista Italiano e iniziò la sua energica opposizione al fascismo, che gli costò nel 1925 la condanna a otto mesi di carcere e l' esilio in Francia per evitare una seconda condanna. Anche all'estero continuò la sua attività antifascista e per questo, rientrato sotto falso nome in Italia nel 1929, fu arrestato e condannato dal Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato prima alla reclusione e successivamente al confino, che scontò per 14 anni fino alla caduta del regime fascista nel '43.
Nel secondo dopoguerra contribuì a ricostruire il vecchio PSI fondando insieme a Pietro Nenni il Partito Socialista di Unità Proletaria. Divenne in seguito una delle personalità di primo piano della Resistenza italiana e fu membro della giunta militare del Comitato di Liberazione Nazionale. Le numerose azioni nelle quali si distinse gli valsero una medaglia d'oro al valor militare. Nell'aprile 1945 partecipò agli eventi che portarono alla liberazione dal nazifascismo, organizzando l'insurrezione di Milano, e votando il decreto che condannò a morte Mussolini e altri gerarchi fascisti.
Nell' Italia repubblicana fu eletto deputato all'Assemblea Costituente, quindi senatore nella prima legislatura e deputato in quelle successive, sempre rieletto dal 1953 al 1976. Ricoprì per due legislature consecutive, dal 1968 al 1976, la carica di Presidente della Camera dei deputati, per essere infine eletto Presidente della Repubblica Italiana l' 8 luglio 1978.

Comunicato Stampa