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Circa 200mila euro di risorse pubbliche impegnate, 250 aziende agevolate e cinque milioni di euro di investimenti generati. Queste le cifre medie annuali del programma di agevolazione creditizia a favore delle imprese artigiane che in più di un decennio di operatività ha contribuito significativamente a rendere meno oneroso l’accesso al credito da parte del settore manifatturiero locale. Ora che il programma è prossimo alla scadenza del suo quarto triennio di validità (il termine è il 31 dicembre), la Provincia di Macerata ha invitato tutti i Comuni, le Comunità montane e la Camera di commercio a prevedere nei loro bilancio di previsione per il triennio 2010-2012 i fondi necessari a ricostituire il Fondo intercomunale che consente di abbattere gli interessi sui prestiti a breve termine contratti con le banche dalla imprese che hanno sede nei rispettivi territori. La Provincia, da parte sua, incrementerà il fondo con un proprio stanziamento a beneficio di tutte le imprese. Una lettera in tale senso è stata inviata dal presidente della Provincia, Franco Capponi, e dall’assessore alle attività produttive, Patrizio Gagliardi, ai Sindaci dei 57 Comuni e ai Commissari delle quattro Comunità montane. Questo intervento – sostiene l’Amministrazione provinciale – diventa oggi più che mai strategico, in quanto offre alle piccole e medie imprese nuova linfa per continuare a sostenerne le prospettive di crescita e di sviluppo, ma anche perché contribuisce a garantire livelli minimi di liquidità che a volte mancano per meri sfasamenti del ciclo finanziario rispetto a quello produttivo. Anche la Camera di commercio, che ha sempre contribuito all’iniziativa, crede molto – al pari della Provincia – in questo intervento pubblico in economia che ha lo scopo di rendere più agevole l’assunzione di prestiti bancari da parte della piccole imprese. Attraverso il meccanismo dell’abbattimento dei tassi – spiega l’assessore provinciale Gagliardi - le aziende vengono esonerata dal pagamento di una parte degli interessi, posta posti a carico del Fondo pubblico. Questo meccanismo – sottolinea il presidente Capponi – contribuisce anche a generare fiducia e capacità di investimento nelle imprese artigiane. Giuliano Bianchi, presidente della Camera di Commercio, considera pionieristico questo intervento in un ambito storicamente riservato in via esclusiva al sistema privatistico bancario e poi ai Confidi, dove anche le autonomie locali possono giocare un ruolo da protagonisti, con risultati più che soddisfacenti.
Comunicato Stampa
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