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Macerata, giovedì 12 novembre 2009
GIORNO DELLA LIBERTA’: RICORDATI DAL CONSIGLIO PROVINCIALE DI MACERATA I VENTI ANNI DALL’ABBATTIMENTO DEL MURO DI BERLINO

Con ampia partecipazione di consiglieri, sindaci di vari Comuni e cittadini, il Consiglio provinciale di Macerata ha tenuto una seduta straordinaria aperta in concomitanza con le celebrazioni in corso a Berlino per ricordare i venti anni dall’abbattimento del Muro. Con tale seduta consiliare la Provincia di Macerata ha voluto celebrazione in modo solenne il “Giorno della Libertà” che con legge del Parlamento italiano n. 61 del 15 aprile 2005 è stato istituito proprio nel giorno dell’anniversario dell’abbattimento del Muro di Berlino (9 novembre).
E’ stato il presidente del Consiglio provinciale, Umberto Marcucci, a ricordare per primo il significato del Giorno della Libertà: “Il Muro, eretto nel 1961 ha diviso Berlino, la Germania e l’intera Europa, ma anche – ha detto Marcucci – il mondo intero in due sfere di influenza. Ventotto anni vissuti con dolore nel mondo libero , 28 anni in cui Berlino è stata simbolo delle durezza illiberale e repressiva dei regimi comunisti. La Provincia – ha proseguito il presidente del Consiglio – ha sentito e sente la necessità di celebrare il Giorno della Libertà, sottolineando la ricorrenza dell’abbattimento del Muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione dei Paesi oppressi ed auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo… e dire, tutti insieme, mai più ad ogni forma di totalitarismo che elude le coscienze e limita le libertà ed il valore dell’uomo”.
Sono seguite due relazioni: la prima di Serena Sileoni, la quale ha compiuto un’analisi storica dalla costruzione del Muro nel 1961 fino al suo “abbattimento” nel 1989; la seconda di Giorgio Torresetti, dell’Università di Macerata, che ha tracciato un’analisi filosofica dei “totalitarismi”. Una testimonianza diretta di quei giorni è stata portare dal diplomatico romeno, Marius Lazurca, attuale ambasciatore di Romania presso la Santa Sede, ospite d’onore del Consiglio provinciale.
E’ stata quindi la volta del presidente delle Provincia, Franco Capponi, che ha tenuto il discorso ufficiale dell’Amministrazione. “Il 9 novembre 1989 – ha detto Capponi - segna la data che ha permesso la riunificazione della Germania, che ha riunito milioni di tedeschi sotto un'unica patria, ma che pure ha riunito l'Europa e soprattutto messo fino alla guerra fredda tra Est ed Ovest. Se non ci fosse stato l'abbattimento del Muro di Berlino forse - ha proseguito il presidente - non ci sarebbe stata neanche l'istituzione delle moneta unica, e sicuramente non ci sarebbe stato quell'allargamento dell'Unione Europa, passata dai sei Paesi dell'originario Trattato ai 27 Paesi di oggi. Attraverso la 'caduta politica' del muro di Berlino si è rimessa in moto quella spinta europeistica contenuta nel famoso Manifesto di Ventotene ad opera di coloro che vengono definiti padri fondatori dell'Unione, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi. Oggi, giustamente, l'anniversario viene ricordato non solo nella capitale tedesca, ma in tutto il mondo - ha detto ancora - e con grande merito il Parlamento italiano nel 2005 ha approvato una legge per istituire il 9 novembre il Giorno della libertà. Perché al di là del fatto storico, resta e deve restare per sempre il significato di quell'evento: cioè la conquista della libertà come bene supremo per tutti i popoli europei e riferimento per tutti i popoli della terra".
Dopo l’intervento del presidente Capponi sono intervenuti tutti i capigruppo consiliari: Erminio Marinelli (PdL), Mario Morgoni (Pd), Augusto Ciampechini (Udc), Antonio Monaldi (Pdci), Fabio Corvatta (Una forza per cambiare). Mirko Montecchiani (IdV), data la sua giovane età, ha ricordato alcuni aneddoti legati alla sua fanciullezza (nel 1989 aveva 9 anni) e poi da studente i contatti con vari colleghi nelle Capitali dell’est europeo. Pierpaolo Simonelli Paccacerqua (La Destra) ha dedicato il primo minuto del tempo a sua disposizione all’assoluto “mutismo”. Egli è rimasto in piedi davanti al microfono con un cerotto appiccicato sulle labbra ad esprimere metaforicamente – ha poi spiegato – il silenzio imposto per decenni dai regimi comunisti nei Paesi dell’est europeo.
Alla seduta del Consiglio provinciale “aperto” hanno preso la parola anche il presidente del Consiglio comunale di Recanati, Massimiliano Grufi ed un giovane di Civitanvoa Marche, Maurizio Tentella, nato proprio il giorno dell’abbattimento del Muro di Berlino, il 9 novembre 1989. A lui il presidente del Consiglio, Marcucci, ha donato una copia dell’ultimo libro scritto da Enzo Bettiza, “1989” e il catalogo della mostra fotografica “Glia anni del Muro” che è stata inaugurata subito dopo la conclusione del Consiglio provinciale nella vicina Galleria Galeotti .
La seduta si è chiusa osservando un minuto di silenzio in memoria di tutti coloro che tra il 1961 ed il 1989 hanno perso la vita nel tentativo di “varcare” il Muro vero la Libertà.

Comunicato Stampa

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