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Il recente tam tam mediatico sulla vicenda dei rifiuti della Campania, la soglia di attenzione dei cittadini particolarmente sensibilI e la recente pubblicazione da parte del quotidiano “Il Sole 24Ore” sul costo di smaltimento in Italia, ci consente di fare un serio ed approfondito ragionamento ed un costruttivo confronto sui costi praticati dal Cosmari per o smaltimento dei cosiddetti rsu (rifiuti solidi urbani) per abitante e per quantitativo prodotto. Analizzando quanto riportato dal quotidiano economico milanese si evince che il costo medio nei comuni in cui la raccolta differenziata è al 30%, come la nostra media provinciale, è di 120 euro/abitantexanno. Ovviamente questa spesa sale nei comuni in cui la raccolta differenziata è inferiore al 30%, attestandosi su valori medi pari a 156 euro/abxan. Il costo minimo registrato in Italia è quello di Brescia dove ogni cittadino, in un anno, spende 70 euro. In termini di costi di smaltimento valutati in euro per tonnellata il record negativo spetta a Napoli con 281euro per ogni tonnellata di rifiuti prodotti contro i 114 euro/tonnellata di Brescia. Questi dati possono essere confrontati anche con i dati pubblicati da Federambiente (fonte Greenbook – dati riferiti al 2005): costo medio in Italia per abitante 120,5 euro/abxanno, costo medio nelle Marche 100,4 euro/abxanno mentre il costo medio in Italia per tonnellata di rifiuto trattato è di 220 euro/tonnellata e il costo medio nelle Marche per tonnellata è di 173 euro/tonnellata. Il Cosmari, in provincia di Macerata, smaltisce per i Comuni soci a 65 euro/abitante per anno mentre il costo per tonnellata è pari a 130 euro. Come è chiaramente dimostrato da tutti i dati sinora riportati, i prezzi applicati dal Cosmari sono molto inferiori a quelli nazionali e regionali. Da sottolineare che il costo per abitante è più basso anche di quello praticato da Brescia. Troppo spesso, da più parti, si è alimentata una polemica contro il Cosmari volta solo a criticare senza mai analizzare i dati di fatto e solo l’emergenza napoletana ha fatto risaltare l’effettivo valore dell’operato di un Consorzio che è all’avanguardia in Italia. Siamo l’unico impianto nelle Marche ad avere un termovalorizzatore, un impianto di compostaggio, un impianto di selezione manuale e a gestire direttamente le discariche di appoggio. Il Cosmari eroga servizi di qualità, con una raccolta effettuata quotidianamente su tutto il territorio provinciale, festivi compresi. La percentuale di raccolta differenziata del 2007 è, su media provinciale, del 30% con eccellenze registrate nei comuni dove è stato attivato il servizio “Porta a porta” come Montelupone oltre il 72%, Potenza Picena e Urbisaglia 70%, Camerino, Loro Piceno e San Ginesio oltre il 60%. In soli venti giorni aumento di quasi 8 punti percentuale anche per Civitanova Marche con una popolazione interessata di circa 10 mila abitanti del centro e di Civitanova Alta. Tutto ciò raggiunto grazie ad una continua ed attenta campagna di comunicazione e di sensibilizzazione a più livelli - cittadini, studenti, famiglie, operatori commerciali, artigianali ed industriali – per far adottare pratiche virtuose di raccolta differenziata e per incrementare la riduzione di produzione di rifiuti. Preservare l’ambiente, operare con servizi di qualità e rispondenti ai servizi di cittadini, continuo contenimento dei costi, tariffe basse e miglioramento costante delle tecnologie e degli impianti. Questo il nostro credo e la nostra mission aziendale in nome dei Comuni e dei cittadini maceratesi, in stretta sinergia con la Regione Marche e con la Provincia di Macerata.
Comunicato stampa
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