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Teatro Feronia gremito per “La forza dell’abitudine”, terzo appuntamento della stagione di prosa a San Severino che ha visto protagonista Alessandro Gassman nelle vesti di attore e regista. Lo abbiamo incontrato prima dello spettacolo. Questo lavoro ha avuto un grosso successo: come mai ha deciso di mettere in scena un autore difficile come Bernhard? “E’ stata un’esperienza che mi ha regalato delle soddisfazioni immense, superando ogni aspettativa. Ho voluto rappresentare Bernhard perché sono convinto che sia un autore che, se ben trattato, può arrivare a un pubblico non necessariamente preparato a livello teatrale. E il successo avuto ha confermato il mio pensiero”. “La forza dell’abitudine” ha portato a teatro anche l’arte circense… “In effetti reputo un grande privilegio vedere nel mio spettacolo la partecipazione della famiglia Colombaioni che porta in teatro una tradizione circense di oltre 250 anni. Vorrei inoltre sottolineare la presenza di due bravissimi attori come Paolo Fosso nella parte del giocoliere e di Sergio Meogrossi nelle vesti del domatore”. Come ha vissuto la sua prima volta da regista? “Per me ha un enorme significato. Mi ha fatto fare un salto importante, forse ancora di più di quando ho scoperto che nella mia vita potevo fare l’attore. Sto gia preparando un altro spettacolo che porterò di nuovo nelle Marche per la prossima stagione”. Di cosa si tratta? “Sarà uno spettacolo diametralmente opposto a quello che ho proposto in questa stagione. Si tratta infatti di un’opera molto realistica, ambientata negli Stati Uniti degli anni ’50. S’intitola ‘La parola ai giurati’ e ha come argomento principale la pena di morte. Con questo spettacolo voglio lanciare, molto umilmente, un messaggio che vada oltre il teatro, per far cancellare una condanna ancora oggi attuata in molti Paesi”.
Comunicato Stampa
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