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Tolentino, domenica 23 aprile 2006
Presentato il progetto di minimizzazione e di inserimento ambientale







Il Cosmari, come si sa, è il Consorzio pubblico Obbligatorio, composto da tutti i Comuni maceratesi, comprendente l’Ambito Territoriale Ottimale n. 3, che si occupa del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti prodotti sull’intero territorio maceratese.
Per questi motivi, il Consiglio d’Amministrazione del Cosmari, con l’appprovazione dell’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Macerata, ha incaricato l’Arch. Eugenio Francioni di predisporre una progettazione urbanistica ed una pianificazione paesistica che vada ad inserire ed integrare nuovamente, l’intera area impiantistica con l’ambiente circostante.
Per la prima volta il Cosmari, dopo dieci anni di attività, si dota di uno strumento necessario che riorganizza, ridistribuisce e riqualifica gli spazi operativi perseguendo diversi obiettivi quali il riordino degli edifici in base alle specifiche funzioni ed all’uso degli stessi, la separazione delle funzioni di servizio e rappresentanza da quelle produttive, la creazione di percorsi di movimento e sosta dei mezzi in funzione delle singole operazioni e di una maggiore razionalità.
Non meno importanti sia l’uso del verde come elemento organizzatore degli spazi aperti e come connettivo tra paesaggio e costruito esistente, sia la scelta di materiali compatibili con il ciclo di lavorazione che diventano, per così dire, la “nuova pelle” di tutti gli edifici industriali, anche con lo scopo di mitigare gli effetti degli impianti a vista.
Quindi questo progetto di valorizzazione analizza e parte da una situazione esistente e interpretandola, in relazione al contesto generale, vuole trasformare l’attuale impianto fatto di tubi, ciminiere, serbatoi, depositi, edificazione e alberature occasionali, in un complesso industriale organico, ordinato, funzionale, di un’attualità visiva esperibile nella molteplicità delle forme, dei materiali, dei colori e dell’uso del verde come elemento fondamentale del progetto architettonico ed ambientale.
Il progetto si sviluppa su due aspetti, quello programmatico che comprende la previsione e gli indirizzi degli interventi futuri e quello operativo che individua le opere da realizzare.
Il primo stralcio funzionale, di cui sono iniziati i lavori proprio in questi giorni, prevede l’intervento sulla zona di fronte alla superstrada ed sul lato ovest. Verranno realizzati una strada di servizio ed un parcheggio esterno della superficie di 5.500 mq, capace di ospitare 92 autovetture e 8 autobus, il quale sarà organizzato come tante stanze verdi, formate da muri di siepi, che andranno a comporre un sistema di vedute prospettiche o improvvisi sguardi interrotti. E’ previsto anche un percorso pedonale coperto, realizzato in aderenza alla nuova recinzione, per una lunghezza di 87 metri circa, che andrà a collegare il parcheggio alla palazzina e che potrà essere utilizzato sia dal personale dipendente che dagli ospiti. Si avrà quindi una dilazione del fronte con una conseguente composizione lineare con la nuova palazzina direzionale che risulterà essere, visivamente in primo piano. Accanto al secondo ingresso di servizio degli automezzi è previsto una entrata pedonale che permette l’accesso alla fascia verde destinata a percorso didattico.
Sempre sul fronte dell’impianto, nell’area accanto a dove si stanno ultimando i lavori di costruzione della nuova officina e dell’infermeria, si andrà anche a riordinare l’attuale spazio destinato a verde con nuove piantumazioni di specie autoctone quali, ad esempio, le querce.
Nella parte ovest, invece, verrà infittito l’attuale filare di cipressi e verranno messe a dimora diverse alberature di essenze tipiche che andranno a formare una barriera di tipo naturale e che, nella parte sistemata a prato, sarà attrezzata per accogliere i visitatori e le scolaresche e che contemporaneamente, potrà ospitare manifestazioni all’aperto, come ad esempio “Impianti Aperti”, esposizioni, corsi ed eventi di ogni genere. Muri formati da siepi di leccio andranno a separare ed incanalare i percorsi pedonali su precisi tracciati.
Per quanto concerne il problema architettonico dell’inserimento paesaggistico degli edifici esistenti, si è pensato di ri-configurare le facciate come elementi di integrazione con l’ambiente e non come pura barriera. Previsti, quindi, rivestimenti metallici, individuati in elementi grigliati, compatibili con le lavorazioni e con la condizioni dei luoghi (vapori, vento, ecc).
Il rivestimento con il grigliato prevede maglie rettangolari in rame o titanio o in metallo colorato “verde-rame” poste a distanza dalle pareti da tinteggiare sulle tonalità dell’azzurro, in modo da creare un effetto “vivo” e in simbiosi con l’ambiente circostante.
Il costo comprensivo di questo primo stralcio dei lavori ammonta a poco più di un milione di euro.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione di questo articolato programma, della durata di circa un anno, il Presidente Fabio Eusebi, il Vicepresidente Giuseppe Foglia, il Direttore Giuseppe Giampaoli hanno sottolineato che il nuovo progetto di riqualificazione e valorizzazione dell’area che ospita gli impianti del Cosmari prevede opere specifiche volte a minimizzare gli impatti sia ambientali che paesaggistici. Un progetto d’insieme, particolarmente articolato che in più fasi potrà solo che ottimizzare la situazione esistente, riorganizzando le aree destinate agli insediamenti tecnologici e produttivi e migliorando la sua immagine complessiva. Si prevede un costo totale di oltre due milioni di euro.
Con coerenza si vuole perfezionare la situazione esistente, anche in considerazione dei cittadini che abitano nelle vicinanze dell’impianto e che devono considerare il Cosmari come un luogo all’avanguardia, sia dal punto di vista tecnologico che dei servizi, sia dal punto di vista sociale - economico che edilizio - ambientale.
A tal proposito ingenti investimenti verranno utilizzati per apportare ulteriori modifiche all’impiantistica: si ricorda che è in corso di ultimazione la sigillazione di tutte le coperture dei capannoni e la realizzazione di nuovi ambienti chiusi, dotati di aspirazione, dove i mezzi potranno scaricare i rifiuti. A breve saranno pronti anche agli spazi destinati ad ospitare eventi e persone con particolare attenzione alle aree didattiche riservate al mondo scolastico ed all’associazionismo, tanto che nella palazzina uffici sarà allestito un auditorium capace di contenere oltre cento ospiti.
Si auspica che questo primo vero tentativo di inserimento ambientale di un comparto produttivo nella natura circostante divenga un esempio imitato da altre realtà provinciali e regionali. Le nostre valli debbono essere segnate da uno sviluppo armonico con l’ambiente e non devono essere un solo susseguirsi di aziende ed insegne luminose. Sviluppo economico ed industriale devono integrarsi con la preservazione dei nostri paesaggi. La cura dell’ambiente passa anche attraverso queste importanti tematiche.


Comunicato Stampa

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