
|
La Provincia di Macerata punta sul turismo quale risorsa economica per il futuro del territorio. Serve però un prodotto completo e di qualità che sappia coniugare varie “eccellenze”: una sorta di abito su misura da realizzare in tutte le sue parti nel modo più appropriato. Per conseguire tale risultato occorre un vero e proprio “Piano promozionale turistico” che non cali dall’alto, ma sia il frutto di un percorso che, partendo dal basso, faccia emergere le potenzialità nascoste del nostro territorio. Lo “stilista”, chiamato dalla Giunta provinciale a “disegnare” l’abito, è Pietro Leoni, coordinatore nazionale dell’Anci per il turismo. Sarà lui, d’intesa con un Comitato scientifico composto da esperti locali, a coinvolgere tutti i soggetti del territorio impegnati nel settore turistico e a coordinare la stesura del Piano. Un’iniziativa del genere non ha precedenti nelle Marche e questa sua positiva originalità è stata sottolineata dal presidente della Provincia, Giulio Silenzi, in occasione della presentazione alla stampa. “Il turismo va ‘studiato’, rivalutato in ogni sua parte – ha sottolineato Silenzi – e bisogna che ci attrezziamo per offrire servizi più accattivanti. Abbiamo una terra straordinaria, con potenzialità enormi. C’è molto da fare, dobbiamo costruire il nostro futuro in questo settore. E lo faremo insieme, scrivendo il Piano con tutti i soggetti interessati. E’ una sfida, un percorso impegnativo, che però ci permetterà di far fronte a mercati turistici molto agguerriti a livello internazionale”. A spiegare l’azione della Provincia è stato l’assessore provinciale al Turismo e ai Beni culturali, Donato Caporalini: “Il nostro Ente deve avere un ruolo di coordinamento nell’ambito di un programma di interventi e strategie da definire insieme, anche attraverso i forum già previsti fino a marzo per coinvolgere pienamente tutti gli attori del territorio. Quello cui stiamo lavorando non è infatti un Piano che piove dall’alto. Anzi, inverte tale concezione ed è sostanza di per sé costruendo dal basso il percorso realizzativo del Piano stesso. Poi, per la gestione, ci saranno gli strumenti di governo, primo fra tutti il Consiglio generale del turismo che presto verrà costituito e sarà la sede permanente della concertazione e della consultazione”. Nel suo intervento l’esperto Pietro Leoni ha parlato di turismo verde, ambientale, culturale, balneare, ricordando la trasversalità del settore: “Bisogna ragionare – ha detto – anche su aspetti che non sono prettamente turistici, come ad esempio quelli delle infrastrutture o dell’ambiente. E occorre spaziare pure di fronte all’attuale carenza di ricettività della nostra provincia. Non si tratta solo di aumentare il numero degli alberghi, ma di considerare tutte le possibilità che il territorio offre: dall’utilizzo delle dimore storiche ai casolari di campagna, fino al bed & breakfast e al cosiddetto albergo ‘diffuso’ nei borghi e nei paesi”. Infine, guardando soprattutto al mercato estero, Leoni ha messo l’accento sull’importanza di privilegiare la qualità: “Sappiamo che lo stile italiano non è riproducibile ed è proprio questo, il nostro tipo di vita, la qualità che dobbiamo ‘vendere’ per essere davvero competitivi specie nei confronti di altri Paesi d’Europa che, come indicano i dati generali sul flusso turistico in Italia, ci stanno rubando ‘clienti’, visitatori”.
Comunicato stampa
Torna all'elenco delle news>>>
|