“L’atteggiamento di Trenitalia nei confronti delle linee ferroviarie marchigiane, in particolare di quella maceratese, è inconcepibile e intollerabile. La Provincia di Macerata esprime sdegno e forte preoccupazione”. Non usa mezzi termini l’assessore provinciale ai Trasporti, Cesare Martini, per condannare le decisioni prese dalle Ferrovie per il servizio pubblico nel periodo estivo. Come noto, alcuni treni sono stati soppressi e le loro corse solo in parte verranno sostituite da autobus. I provvedimenti interessano soprattutto la tratta Civitanova Marche-Albacina.
“Credo che sia giunto davvero il momento di dire basta al doppio gioco che Trenitalia-Rfi sta portando avanti a discapito delle realtà locali – spiega l’assessore Martini – perché, da un lato, partecipa ai tavoli di concertazione con le istituzioni e le parti sociali e fa proclami di sviluppo della linea Civitanova-Albacina; dall’altro, poi, prende decisioni che vanno esattamente nella direzione contraria di quanto concordato per un potenziamento della tratta. Inoltre, tali decisioni vengono assunte arbitrariamente, senza che nessuno possa opporre argomentazioni contrarie. Sono davvero allibito, anche in considerazione del fatto che la Regione sborsa milioni e milioni di euro ogni anno per stipulare dei contratti di servizio con Trenitalia-Rfi affinché venga garantito agli utenti marchigiani un servizio di trasporto pubblico su rotaia. Gli enti territoriali, tutti insieme, d’accordo anche con le forze sindacali, devono spezzare questo meccanismo individuando strumenti di controllo del servizio e della qualità dello stesso, come avviene normalmente per il trasporto su gomma.
Resta, in ogni caso, il rammarico per queste continue ‘pugnalate alle spalle’ che Trenitalia-Rfi puntualmente infligge a chi sta cercando di compiere un percorso condiviso di investimenti a favore del miglioramento e della qualificazione della tratta Civitanova Marche-Albacina. La Provincia crede in questo progetto, lo sta sostenendo con fondi propri e con una rete di stretti rapporti con gli altri possibili partner territoriali affinché il piano elaborato dalla società ‘Sintagma’ possa essere concretizzato anche attraverso finanziamenti nazionali ed europei. Su questa strada proseguirà oggi ancor più determinata e decisa a dare battaglia a quanti dimostrano di non sentire le ragioni di un territorio”.