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Tolentino, martedì 27 aprile 2004
LO SVILUPPO DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE PASSA ANCHE ATTRAVERSO I PROGETTI DI INTERMODALITA’




CONVEGNO NAZIONALE ALL’ABBADIA DI FIASTRA
Il servizio del trasporto pubblico locale cresce – per qualità e quantità – un po’ in tutto il territorio nazionale, seguendo progetti di sviluppo basati soprattutto sui concetti di integrazione e intermodalità. Le principali prospettive di miglioramento sono state messe in evidenza proprio al convegno organizzato all’Abbadia di Fiastra dall’assessorato provinciale ai Trasporti, grazie al contributo di numerosi tecnici, amministratori, parlamentari e manager di Aziende che gestiscono il servizio in grandi realtà italiane. La Provincia di Macerata, presentando il proprio Piano di bacino, ha posto l’accento anche sul progetto di integrazione bus extraurbani - ferrovia. Nella sessione coordinata da Mauro Giustozzi, capo del 1° Dipartimento (settore Trasporti) dell’Ente, il rappresentante della società “Sintagma srl”, Tito Berti Nulli, ha illustrato infatti uno studio di fattibilità realizzato per capire come e dove evitare sovrapposizioni tra mezzi a motore e treno, così da favorire sia il potenziamento della tratta ferroviaria maceratese, sia la qualificazione delle linee su gomma. Attualmente gli “attori” del trasporto pubblico nella nostra provincia sono per il 72,40% i bus extraurbani, per il 19,40% i bus urbani e per l’8,20% il treno. L’offerta ferroviaria, già esigua, è però quasi completamente “duplicata” da quella su gomma. Lo studio della “Sintagma” ha evidenziato alcune soluzioni a questo problema, cercando – al tempo stesso – di trovare rimedi all’eccessivo utilizzo dell’auto da parte dei privati cittadini, ad esempio attraverso l’individuazione di “parcheggi di scambio” in corrispondenza delle fermate-stazioni per favorire l’arretramento delle vetture dalle città. Nel caso di Macerata sarebbe possibile organizzare questi “parcheggi di scambio” a Sforzacosta e Piediripa; potenziare il sistema di accesso viario con nuovi interventi e “racchette di connessione”; configurare un servizio navetta con frequenza di almeno 20 minuti; attrezzare nuove fermate urbane ai giardini Diaz o al polo scolastico di Fontescodella; realizzare collegamenti meccanizzati tra le fermate e i poli; individuare percorsi pedonali protetti. Per quanto riguarda invece la tratta ferroviaria Albacina - Civitanova, lo studio di fattibilità presentato al convegno individua alcuni punti di intervento prioritari. Fra questi, il potenziamento delle relazioni dirette Ancona-Civitanova-Macerata-Castelraimondo; il coordinamento dell’orario con le linee Roma-Ancona e Ancona-Pescara; e l’incremento dell’offerta sulla sezione Civitanova-Macerata, che risulta essere la più frequentata.
I lavori del convegno sono stati aperti dal presidente della Provincia, Sauro Pigliapoco, e chiusi – nel pomeriggio – dall’assessore provinciale ai Trasporti, Cesare Martini.



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