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Provincia di Macerata, martedì 6 aprile 2004
GIORNATA DELLA SICUREZZA STRADALE: NOTA DELL’ASSESSORE AI LL.PP., CONTI

Mercoledì 7 aprile, in tutto il mondo, si ricorda la Giornata della sicurezza stradale. In Italia molte saranno le iniziative, promosse con lo slogan “7 aprile. Io ci provo: né morti, né feriti sulle strade”. La Provincia di Macerata ha già lanciato sulle emittenti locali una campagna radiofonica contro gli incidenti stradali e ha tenuto un Consiglio provinciale “aperto” per dibattere attorno al problema. Ma un nuovo monito alla prudenza e al rispetto delle fondamentali regole di circolazione giunge da Dario Conti, assessore provinciale alla Viabilità, “affinché il 7 aprile non resti il solo giorno del silenzio degli incidenti stradali”.
“Il rispetto dell’altrui e della propria vita è una regola che deve essere costantemente tenuta a mente da chi si pone alla guida di un’autovettura – scrive Conti –. Gli incidenti procurano spesso danni irreversibili anche a terze persone a causa dell’irresponsabilità del guidatore. Occorre attenzione. Il parco delle vetture in Italia è impressionante: nella nostra provincia, a fronte di poco più di 300 mila abitanti, circolano circa 246 mila mezzi, di cui 187 mila auto, 24 mila autocarri e oltre 22 mila motocicli. I dati sugli incidenti sono allarmanti: lo scorso anno, nel maceratese, si sono verificati oltre 3.300 ‘sinistri’, con 2.274 feriti e 40 morti. I fattori di rischio sono legati al veicolo, alla strada e all’uomo: i primi due, insieme, incidono appena (10%), il terzo invece – l’automobilista, con le sue distrazioni e insofferenze – risulta determinante. Ma cosa fare per scongiurare il pericolo incidenti? Credo innanzi tutto che sia opportuno anticipare l’apertura e la chiusura delle discoteche, che non possono restare aperte fino all’alba o dopo il sorgere del sole, con tutte le conseguenze che riscontriamo sotto i nostro occhi. L’introduzione della patente a punti è stato un grande deterrente, ma bisognerebbe dotare le forze dell’ordine preposte alla vigilanza stradale di più uomini e mezzi per intensificare i controlli sulle strade, specie di notte. Un invito, poi, andrebbe rivolto alle case automobilistiche affinché immettano sul mercato vetture meno veloci o almeno dotate di limitatori di velocità, ma comunque sempre più provviste di sistemi di sicurezza. Quindi, le strade. La Provincia ne gestisce oltre 1.700 chilometri; è intervenuta e sta intervenendo per eliminare diverse criticità. Dal ’99 a oggi ha investito oltre 60 milioni di euro, tra fondi propri e quelli ‘ex Anas’.
Tuttavia, ritengo che tutti insieme dobbiamo lavorare di più per costruire una nuova cultura. La cultura dell’educazione stradale: è su questo fronte che si gioca, a mio avviso, la grande scommessa della diminuzione degli incidenti stradali. Occorre creare una cultura della sicurezza che inizi all’interno della famiglia, per poi proseguire nelle scuole. L’educazione stradale dovrebbe essere materia di insegnamento obbligatoria, iniziando dalle Elementari. E’ proprio dai più piccoli, perché recepiscono meglio il messaggio, che bisogna cominciare a infondere questa nuova cultura, basata sul rispetto delle semplici norme di convivenza civile e della vita umana. La propria e quella degli altri”.



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