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DOMANI INCONTRO IN PROVINCIA SUI “CAMPI D’INTERNAMENTO”
Gli studenti dell’Istituto tecnico per geometri “Bramante” di Macerata hanno ricordato, questa mattina, la figura di Salvo D’Acquisto, medaglia d’oro al valor militare, eroe della nostra Resistenza. Per farlo hanno invitato nell’aula magna della loro scuola il sottotenente dell’Arma dei Carabinieri, Valentina D’Acquisto, accompagnata da Alessandro D’Acquisto, rispettivamente nipote e fratello del valoroso Salvo, il quale, come noto, a soli 22 anni – vicebrigadiere in servizio alle porte di Roma – sacrificò la sua vita per salvare quella di ventidue persone innocenti di fronte a una rappresaglia nazista. All’incontro sono intervenuti anche il Comandante provinciale dei Carabinieri di Macerata, Giovanni Capasso, e il preside dell’Itg “Bramante”, Renato Sopranzetti, il quale ha portato il saluto agli ospiti e ha illustrato l’iniziativa. L’incontro rientrava nell’ambito delle celebrazioni per il “Giorno della memoria”, fissato per il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, e istituito quattro anni fa per non dimenticare la Shoah. La Provincia di Macerata, che coordina il programma delle varie iniziativa sul territorio, ricorderà il “Giorno della Memoria” proprio domani – martedì 27 – con un incontro pubblico, nella sala consiliare (ore 16.30), presentando l’attività di ricerca sui campi di internamento sorti nel territorio maceratese a seguito delle leggi razziali introdotte in quegli anni. Si tratta di una ricerca avviata grazie a una borsa di studio per giovani laureati o laureandi che il Consiglio provinciale ha ideato lo scorso anno, in collaborazione con l’Istituto storico della resistenza “Morbiducci”, per approfondire lo studio sull’applicazione dei provvedimenti antiebraici disposti dal regime fascista a partire dal 1938. Anche il territorio maceratese, infatti, fu sede di alcuni luoghi di prigionia: molti ebrei residenti in Italia, prima di essere trasferiti in Germania o in Polonia, vennero internati – ad esempio – nei campi di Urbisaglia (presso l’Abbadia di Fiastra), Petriolo, Treia, Pollenza o Sforzacosta. Altri ottennero il “domicilio coatto” in un Comune: un centinaio i paesi delle Marche coinvolti, fra cui Camerino, Caldarola, Loro Piceno, Mogliano, Fiastra... Su questi e altri aspetti storici di quel periodo, legati alla persecuzione e alla deportazione degli ebrei, sta cercando ora di fare piena luce Federico Albertini, giovane assegnatario della borsa di studio. Il suo lavoro sarà quest’anno il punto di partenza per celebrare il “Giorno della memoria”. Interverranno il presidente della Provincia, Sauro Pigliapoco, il presidente del Consiglio provinciale, Giulio Pantanetti, e il prof. Mario Sbriccoli, docente di Storia del Diritto italiano all’università di Macerata.
Comunicato stampa
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