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Nel corso dell’ultima seduta, prima della pausa per le festività pasquali, il Consiglio provinciale di Macerata ha approvato, dopo ampia discussione ( 13 voti a favore, uno contrario, tre astenuti), un ordine del giorno sulla proposta di legge regionale di “Riordino del servizio sanitario regionale”. Come aveva già avuto occasione di esprimersi in passato, il Consiglio provinciale ribadisce la sua proposta che vengano costituite Asl coincidenti con i territorio delle province. “Pur tenendo conto delle considerazioni espresse sulla necessità di un ampliamento della dimensione media delle aziende territoriali – si legge nell’ordine del giorno – il Consiglio esprime forti perplessità sulla proposta di azienda unica regionale, che rischia di penalizzare i territori più deboli, in particolare dell’entroterra montano”. Inoltre “ribadisce con forza la necessità che il Piano Sanitario comprenda al proprio interno la creazione nella provincia di Macerata di un polo oncologico di alta qualità a valenza regionale, partendo da quanto in questi mesi è stato fatto (attivazione della radioterapia metabolica, della PET ed avvio dei lavori per il centro di produzione di radioisotopi necessari al servizio PET e dell’annesso centro di ricerca di Montecosaro); un polo che venga dotato dei necessari mezzi, servizi e risorse (compreso l’approntamento di uno specifico reparto), aggiuntivi a quanto attualmente previsto per poter correttamente operare; un polo che sia un riferimento non solo per la diagnosi e la terapia, ma anche per la prevenzione, che, in collaborazione con altri soggetti, porti avanti nel territorio politiche sui corretti stili di vita e comportamenti alimentari, sull’analisi precoce, sul riscontro epidemiologico, che possano essere presi a modello di iniziative più vaste”. Nel lungo ed articolato documento viene chiesto “che il sistema sanitario marchigiano continui ad essere imperniato su principi di equità, universalità e solidarietà, per cui ogni cittadini abbia diritto di pari accesso ai servizi sanitari, indipendentemente dalla sua residenza, dalla sua condizione economica o sociale e che debbano essere privilegiati i territori più deboli proprio per consentire il mantenimento della presenza dell’uomo in situazioni particolarmente difficili per il contesto naturale ed economico”. Il Consiglio provinciale chiede anche “una reale riflessione sul futuro degli ospedali di polo, che in particolare nell’entroterra montano rappresentano un presidio indispensabile per la salute dei cittadini; ritiene che gli ospedali di rete debbano essere potenziati, e in ogni provincia debbano essere previste le stesse specialità, integrando quelle esistenti, e quindi in provincia di Macerata dovrebbero essere previste emodinamica, diabetologia e malattie metaboliche, gastroenterologia ed endoscopia; dovrà essere altresì integrato e potenziato il servizio di emergenza – urgenza”.
Tm6 telemacerata
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