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Loreto, mercoledì 9 aprile 2003
"Dio è amore"

E’uscito in questi giorni l’ultimo lavoro di Mons. Angelo Comastri Arcivescovo Delegato Pontificio di Loreto e Presidente della Conferenza Episcopale marchigiana. “Dio è amore” è il titolo del volume che raccoglie gli esercizi spirituali predicati a Giovanni Paolo II e alla Curia Romana dall’ 8 al 15 marzo scorso. Con lo stile che lo contraddistingue Mons. Comastri riesce a collegare i fatti della vita di Gesù con avvenimenti dei nostri giorni legando insieme infinite esperienze di gioia, attimi di persone che hanno sentito il dolore della croce, momenti di entusiasmo di chi ha incontrato Cristo.
“Gli esercizi spirituali predicati al papa ed alla Curia Romana sono diventati oramai un appuntamento stabile. – E’ scritto nella quarta di copertina - Gli ecclesiastici chiamati a questo delicato incarico sanno che saranno ascoltati da alcune delle persone più influenti nella Chiesa, nello stesso tempo non sfugge loro che si tratta di dare un segno alla Chiesa universale, quasi invitandola ad entrare in comunione con il successore di Pietro, a meditare con lui sul vangelo di Cristo”.
Già nella giornata conclusiva, sabato 15 marzo, il Santo padre aveva avuto modo di rivolgere parole cariche e di affetto, di gratitudine e di riconoscenza all’Arcivescovo di Loreto: “Il mio cordiale ringraziamento – aveva detto tra l’altro Giovanni Paolo II – va, poi, al carissimo Mons. Angelo Comastri che, con tatto pastorale, con ricchezza di indicazioni ascetiche, con sapienza e devoto afflato, ha guidato i nostri passi all’incontro con Dio dell’amore e della misericordia”.
Il Sommo Pontefice ha voluto poi consegnare a Mons. Comastri una lettera personale nella quale esprime infinita gratitudine.
“Al termine dell’intenso corso di esercizi Spirituali, da Lei guidati per la Curia Romana in questo inizio di Quaresima, desidero esprimerLe, caro e venerato Fratello – scrive il Papa – cordiale riconoscenza per il servizio offerto a me ed ai miei Collaboratori. Le appassionate meditazioni da Lei proposte sono state seguire con ascolto partecipe e commosso. La limpidezza dei concetti, il richiamo ad autori e testimonianze del nostro tempo e soprattutt il costante riferimento alla Sacra Scrittura, hanno orientato l’itinerario della preghiera e della riflessione alle sorgenti del messaggi rivelato, per scoprire l’annuncio palpitante del Divino Amore, la “bella notizia” a cui è dolce e doveroso ritornare, perché abbia luce e slancio il nostro “ripartire da Cristo” in questa fase iniziale del nuovo millennio (cfr Novo millennio ineunte,29).
Attraverso le tappe della Storia della salvezza – scrive ancora Giovanni Paolo II a Mons. Comastri – abbiamo così contemplato il progressivo manifestarsi del volto misericordioso di Dio, annunciato dai profeti e pienamente rivelato in Cristo. Abbiamo insieme rivissuto l’evento salvifico dell’Incarnazione del Verbo eterno del padre e specialmente l’”ora” decisiva della sua morte e della sua resurrezione. E’ stato un percorso spirituale reso particolarmente avvincente alla proposta di alcuni santi, cari alla nostra devozione, ed illuminato dagli esempi di Maria santissima, l’umile Ancella del Signore, che nel distacco totale da se stessa ha saputo farsi accoglienza senza riserve per le meraviglie di Dio.
A Lei, venerato Fratello, che ha la gioia di svolgere il suo ministero episcopale presso il Santuario della Santa casa di Loreto, la Vergine ottenga le più elette ricompense. Confidando nel suo ricordo per me presso la venerata immagine della Madre di Cristo e della Chiesa, Le assicuro che, a mia volta, La ricorderò al Signore con accresciuto affetto, in pegno del quale Le imparto di cuore la Benedizione Apostolica, estendendola volentieri alle persone care e a quanti sono affidati alle Sue cure pastorali.


Tm6 telemacerata

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