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Coldiretti Marche, venerdì 4 aprile 2003
Marche: 118 comuni a grave rischio idrogeologico

Centodiciotto comuni (su 246) a rischio idrogeologico molto elevato, 197 aree dissestate, di cui 124 con pericolo di frana. E’ la “fotografia” del territorio marchigiano scattata da un rapporto sulla pianificazione territoriale realizzato da Ministero dell’Ambiente e Unione Province Italiane.
“Una situazione preoccupante, alla quale non è estranea la progressiva diminuzione della superficie agricola, scesa di circa il 10% rispetto al 1990 - fa notare il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi -. Scomparse le imprese, specie nelle zone montane, sono scomparse anche le opere di manutenzione effettuate dagli agricoltori. E, oggi, ci ritroviamo ad intervenire e spendere solo quando la frittata è fatta, mentre basterebbe una maggiore prevenzione per evitare disastri annunciati”.
La recente Legge di Orientamento potrebbe, a tale proposito, offrire una soluzione interessante. “A patto che Regione, Province e Comuni si attivino, - aggiunge Luzi -, dando il via a "contratti territoriali" con le imprese agricole per lo svolgimento di funzioni di interesse collettivo, come quelle della protezione delle aree locali dal dissesto idrogeologico, dalle frane e dagli incendi”.
Ma anche dalla revisione della Politica agricola comune, potrebbe venire una spinta importante. La nuova Pac annuncia, infatti, più aiuti a quelle imprese che produrranno nel rispetto delle norme per la salvaguardia dell’ambiente e del benessere degli animali, segnando il tramonto di un tipo di agricoltura mirata alla sola produzione.
“Qualità e difesa del territorio: questo deve essere il futuro dell’agricoltura marchigiana - conclude Luzi -, la quale, ne siamo convinti, può recitare un ruolo importante sul piano della sicurezza alimentare e ambientale”.


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