Una mostra itinerante, un convegno e la pubblicazione di una monografia. In questi tre momenti ai articola il 'Progetto Aleandri', promosso dalla Provincia di Macerata e realizzato con il coinvolgimento di diversi enti e istituzioni di Marche e Umbria, al fine di riscoprire e valorizzare la figura e l’opera dell’architetto Ireneo Aleandri (San Severino Marche 1795 - Macerata 1885).
Il progetto, sostenuto da Regione Marche, Province di Perugia e Ascoli Piceno, Comuni di San Severino, Macerata e Spoleto, è stato presentato con una conferenza stampa nella sala consiliare della Provincia di Macerata, in occasione di una seduta del Comitato organizzatore e del Comitato scientifico, coordinato - quest’ultimo - dall’architetto Fabio Mariano. Il progetto - ha spiegato, tra gli altri, l’assessore provinciale alla cultura, Renato Pasqualetti - si articola in diverse iniziative: l’organizzazione di una mostra-itinerario sulle opere monumentali realizzate dall’architetto ed ancora oggi visibili, quali ad esempio lo Sferisterio di Macerata, i teatri comunali di San Severino (“Feronia”), Ascoli (“Ventidio Basso”) e Spoleto (“Nuovo”) o il ponte di Ariccia; la pubblicazione di una monografia sull’Aleandri, a cura della casa editrice milanese Mondadori Electa; un convegno di studi di due giornate (la prima a San Severino, la seconda in Umbria) cui parteciperanno storici ed esperti di livello nazionale; l’allestimento di una mostra di disegni originali, fotografie e altro materiale riguardanti sempre l’architetto e i suoi progetti. Quest’ultima sarà inaugurata a San Severino e, poi, data la sua “agilità”, verrà trasferita a Spoleto in occasione del “Festival dei due mondi”, quindi a Macerata – negli ambienti dello Sferisterio – durante il periodo della stagione lirica. Il progetto, affidato all’Associazione sistema museale della Provincia di Macerata, si concretizzerà già a partire dalla prossima estate, per poi proseguire nei primi mesi del 2004. L’iniziativa coinvolge anche la Biblioteca comunale di Macerata (impegnata nella catalogazione di un prezioso fondo archivistico, così come si sta facendo a Spoleto), l’Ordine provinciale degli architetti e la Fondazione Carima.

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