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Macerata, mercoledì 12 febbraio 2003
Consiglio approva varianti ai Piani recupero e il regolamento attuativo della 241/90

Approvate le modifiche alle norme tecniche di attuazione del Piano per gli insediamenti produttivi - Pip2 di Piediripa. All'unanimità ieri sera, il Consiglio comunale, ha infatti approvato la delibera volta a favorire soprattutto le possibilità di aggregazione fra imprenditori che intendano effettuare interventi edilizi unitari o congiunti. Tale esigenza era emersa successivamente agli atti deliberativi di approvazione del Piano generale e del progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione primaria, nel momento in cui cioè gli uffici hanno iniziato la predisposizione del bando per l'assegnazione dei lotti e avviato gli incontri con le associazioni di categoria. Da qui la riformulazione di alcune clausole, approvate ieri, contenute nel precedente regolamento.
Via libera anche alla variante al Piano di recupero di via Fonte Maggiore, presentato dalla ditta Mave srl (approvata all'unanimità con 24 voti favorevoli) e al Regolamento per la disciplina delle categorie di documenti, che non possono essere visionati con le procedure di accesso agli atti stabilite dalla legge 241/90. Si tratta cioè di quei documenti che, per la loro natura (sicurezza, difesa nazionale, ordine pubblico, riservatezza di terzi, di persone o gruppi ecc.) la legge prevede che debbano essere sottratti o differiti al diritto di accesso. Il regolamento approvato ieri sera in aula prevede, per il nostro Comune, che siano riservati tutti i documenti amministrativi coperti da segreto a norma di legge, gli atti sequestrari dall'autorità giudiziaria o a sua disposizione e quelli coperti da segreto istruttorio. Sottratti all'accesso, inoltre, quelli rientranti nella categoria in cui il divieto è necessario per motivi di ordine e sicurezza pubblica, per la prevenzione e repressione della criminalità o per assicurare riservatezza di terzi, persone fisiche, giuridiche o imprese. L'atto deliberativo, emendato con una proposta di Riccardo Sacchi (An) volta a velocizzare i tempi di differimento all'accesso, è stato approvato con 25 voti favorevoli (gruppi di maggioranza, An, Cdu, Comitato menghi e Ppe), 1 voto contrario (Gabrio Fioretti Fi). Unanimità anche per la variante al Piano di recupero, richiesta da alcuni privati, per un immobile di via Troili a Villa Potenza.
Il Consiglio in precedenza aveva discusso e respinto una mozione del Comitato Anna Menghi che invitava l'Amministrazione comunale a non autorizzare la realizzazione del "Centro ambiente" proposto dalla Smea, a Sforzacosta. Placido Munafò (Comitato Menghi), presentando il documento ha sostenuto che la Smea propone nella frazione un'attività in contrasto con quella svolta dal Consmari e che anzi si tratterebbe di una sovrapposizione di funzioni tra i due organismi. "Il Consmari" ha spiegato il sindaco "si occupa di rifiuti solidi urbani mentre questa nuova struttura curerà la differenziazione di rifiuti non pericolosi, provenienti cioè da normali attività imprenditoriali". Pierfrancesco Castiglioni, capogruppo di An, si è soffermato sulla mole di rifiuti che potrebbero, potenzialmente, essere separati nel Centro ambiente mentre Romano Carancini (Ds) ha sostenuto che la strategia dei rifiuti nella nostra provincia non è ancora ben definita a causa dell'incompiutezza della normativa nazionale in tema di servizi
pubblici locali tuttavia, "il centro ambiente costituisce un'evoluzione tecnologica che permette di arrivare ad una differenziata superiore trattando rifiuti non pericolosi". La mozione dopo ampio confronto e dopo un emendamento presentato da Arrigo Antolini (Fi), poi respinto a maggioranza, è stata respinta dall'assise con 21 voti contrari (maggioranza , Cdu, Ppe), 2 contrari (Comitato Menghi) e 3 astenuti (An e Democratici per la Margherita).

TM6 - TeleMacerata

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