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A grande richiesta, dopo il successo pieno registrato lo scorso anno, riprende il Corso di avvio all’ascolto della musica condotto da Alberta Zama.
Organizzato dal Comune e dalla Gioventù Musicale di Fermo, avrà inizio sabato 15 febbraio prossimo nell’Aula Magna dell’Ente Universitario del Fermano (c.so Cefalonia 70, di fianco alla Chiesa del Carmine) alle ore 17, la seconda edizione di questo particolare Corso per “capire e gustare la musica” attraverso la decodificazione del suo linguaggio, che lo scorso anno ha entusiasmato i partecipanti per il modo incisivo, diretto, non accademico e particolarmente coivolgente con cui Alberta Zama ha saputo condurre gli ascoltatori a scoprire quel mondo meraviglioso, ma spesso ostico ai non addetti ai lavori, della musica classica.
E quest’anno si replica con un ciclo di lezioni che, per la continuità metodologica già applicata, possono essere seguite sia da chi l’ha già frequentato lo scorso anno e sia da coloro che vogliono “entrare” per la prima volta nel mondo della musica senza avere conoscenze specifiche nel campo della pratica o della teoria musicale. Proprio per il particolare modo di svolgimento degli incontri, il Corso è aperto a tutti e si articolerà in 10 lezioni di due ore ciascuna, con cadenza quindicinale.
Docente è Alberta Zama, pianista diplomata al Conservatorio “Rossini” di Pesaro e laureata in Filosofia all’Università di Bologna in indirizzo estetico con tesi su “ La poetica musicale di Strawinsky”. Ha pubblicato “Strawinsky e il sacro; analisi stilistica e musicale di Sinfonia di Salmi, Messa e Canticum sacrum” (ed. Firenze Libri) ed il saggio “Il pianoforte di Leoncavallo” in “Autori e luoghi nella storia del Caffè concerto mitteleuropeo” (ed. Ponte Vecchio).
Autrice di diverse pubblicazioni su compositori e stili musicali, Alberta Zama (fermana ma residente a Bologna) propone un approccio diretto e facile alla musica con l’intento di “Aiutare chi ha sempre creduto di non esserne all’altezza, a capire il linguaggio artistico che sembra relegato ad un accademismo spesso fazioso”. Il corso infatti non intende seguire una rigorosa sequenza storica ma, attraverso l’ascolto guidato, far gustare brani celebri offrendo indizi per “capire”.
Decodificare il linguaggio della musica è l’intento di queste “lezioni”, assolutamente non accademiche, ma rivolte a chi ha voglia di incontrare e capire la musica e il suo grande potenzile espressivo e di comunicazione, di arricchimento culturale e spirituale.
Tm6 telemacerata
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