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Il Consiglio provinciale di Macerata ha approvato un ordine del giorno con il quale “esprime il proprio giudizio negativo sulla “Finanziaria 2003” (attualmente approvata dalla sola Camera dei Deputati) nella parte relativa alle Province, per la forte penalizzazione all’azione e al ruolo delle stesse”. “L’impianto complessivo delle norme per gli enti locali, in particolare di quelle relative al patto di stabilità interno, contrasta - si legge nel documento - in modo evidente con i principi di autonomia riconosciuti a livello costituzionale, nonché con il processo attuativo dell’art. 119 così come concordato nell’Intesa interistituzionale Particolarmente lesive del ruolo e delle possibilità di intervento delle Province - dice il documento del Consiglio provinciale maceratese - sono le nuove regole per il patto di stabilità così come previste nel testo approvato alla Camera. Infatti, calcolare il saldo comprendendo le spese connesse all’esercizio di funzioni trasferite senza considerare le relative entrate, determinerà automaticamente l’impossibilità per le Province di osservare i vincoli per il 2003, bloccando la capacità di spesa delle Province stesse per tutte le funzioni principali: centri per l’impiego, formazione professionale e orientamento, manutenzione edilizia scolastica, viabilità, nonché interventi di sviluppo economico, sociale e culturale dei territori d’intesa e a sostegno delle politiche dei comuni, in particolare quelli minori, anche nella forma di coofinanziamento di programmi europei e nazionali. Ancor più gravi - continua l’ordine del giorno approvato - saranno le conseguenze per gli anni 2004 e 2005 allorché si prevede l’inserimento nella determinazione del saldo finanziario ai fini del patto di stabilità anche delle spese per investimento. Ciò determinerà una inaccettabile contrazione della capacità di investimento degli enti locali e quindi l’impossibilità di sostenere le politiche di sviluppo locale, in contrasto con la dichiarata volontà del Governo di rilanciare l’economia”. Nel documento vengono espresse anche altre critiche al progetto di legge, quali - tra le altre - la scelta di un recupero coatto e retroattivo di finanziamenti pregressi per bilanci già definitivamente e correttamente chiusi; il blocco generalizzato e burocratico del turn over del personale, la particolare invadenza e centralismo dei controlli sia esterni che interni. Infine, per quanto riguarda gli interventi di adeguamento delle scuole e la loro messa a norma, il Consiglio provinciale sottolinea “la gravità della assoluta mancanza di concrete e adeguate dotazioni finanziarie”. L’ordine del giorno si conclude con una richiesta al Senato di apportare al testo del disegno di legge le opportune modifiche, nel senso auspicato.
TM6 - TeleMacerata
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