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Il presidente della Regione Marche Vito D’Ambrosio ha incontrato ieri il presidente della provincia di PesaroUrbino Palmiro Ucchielli e il sindaco di Pesaro Oriano Giovanelli per esaminare la lettera che il ministro Sirchia ha fatto pervenire, unitamente alla relazione del Comitato tecnico scientifico, sul problema della Scuola di Talassemia. Si è preso atto ancora una volta, con disappunto, della fissazione da parte del ministro di un termine perentorio per la risoluzione della questione; il termine perentorio è inopportuno, perché del tutto inusuale nei rapporti tra istituzioni, e immotivato, poiché non è ancora stata approvata la legge istitutiva della Scuola di Talassemia. Il ministro sembra considerare esauriente, dal punto di vista istituzionale, lo scambio di missive e gli incontri avuti col presidente D' Ambrosio. Come più volte ribadito, la Regione Marche , il Comune e la Provincia di Pesaro ritengono invece assolutamente necessaria la istituzione di un tavolo politico-istituzionale, da cui non possono essere assenti le autonomie locali, per il forte impatto sanitario, sociale ed economico che il progetto avrà su tutto il territorio. Viene quindi avanzata di nuovo al governo la richiesta della convocazione di una riunione istituzionale che veda la presenza, oltre che della Regione, anche degli amministratori pesaresi. Un tavolo di natura politico istituzionale è tanto più necessario alla luce degli elementi contenuti nella lettera del ministro e nella relazione del comitato tecnico-scientifico. Innanzitutto va sciolta la contraddizione tra l’asserita indispensabile trasformazione in IRCCS del San Salvatore, pena l’impossibilità per il governo di avere relazioni con quell’ospedale, e l’affermazione che il Ministero degli Esteri abbia stanziato fondi in favore della Azienda Ospedaliera per la lotta alla talassemia già dal marzo di quest’anno. (Di tali fondi per la verità non vi è traccia alcuna). D’altro canto, D’Ambrosio, Ucchielli e Giovanelli valutano molto attentamente l’ipotesi avanzata dal ministro di un protocollo d’intesa Stato/Regione che disciplini l’intera materia salvaguardando per quanto possibile le rispettive esigenze: questo è senz’altro terreno di confronto politico istituzionale . Infine, l’ultimo ma importantissimo elemento che richiama ancora una volta alla necessità e urgenza di un tavolo politico istituzionale Ministero/Regione/Autonomie Locali: il periodo di transizione, previsto per tutto il 2003. Il ministro indica cioè la necessità che, qualunque sia la sua decisione in ordine alla sede della scuola, al San Salvatore si continuino ad erogare le prestazioni di cura ai bambini del Medio Oriente e si avviino le attività di formazione. Nessuno nelle Marche ha mai pensato di interrompere questo servizio, ma è del tutto evidente che questo impegno reciproco va formalizzato. Qualora il ministro manifestasse interesse ad una rapida convocazione del tavolo politico istituzionale, la Regione si renderebbe disponibile anche dal punto di vista organizzativo.
TM6 - TeleMacerata
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