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A Recanati, all’interno della struttura dell’IRCER, è stata allestita un Casa protetta per anziani lungodegenti, ma è attualmente inutilizzata e sembra che non possa essere avviata prima di altri tre anni, nonostante essa sia già attrezzata ed in grado di funzionare. In merito a questa situazione, l’assessore provinciale, Mauro Riccioni, rivolge pubblicamente un appello agli assessori regionali, Melappioni e Secchiaroli, al Direttore generale dell’Asl 10, Mascaro ed al sindaco Corvatta, affinché si adoperino per ovviare a tale situazione di “stallo”, intervenendo per far funzionare la struttura. “Come assessore provinciale alle politiche sociali - precisa Riccioni - non ho autorità sulla gestione dei servizi in questione, la cui competenza fa capo a Comune, Regione e Asl. Interpretando, però, il ruolo e la funzione di coordinamento che fanno capo alla Provincia, è mio dovere evidenziare eventuali anomalie e contraddizioni che mal si giustificano nei confronti dell’utenza. Occorre innanzitutto rilevare che la Casa protetta di Recanati può servire una popolazione più ampia di quella dello stesso Comune e quindi essa ha una valenza comprensoriale. Era tutto pronto per farla entrare in funzione; la Regione Marche aveva predisposto anche il bando per la gestione, poi - esaminata la difficile situazione finanziaria - tutto è stato bloccato e la stessa Regione ha fatto capire che se ne potrà riparlare fra tre anni”. Riccioni suggerisce di finanziare le spese per la gestione della Casa protetta con una quota dei fondi previsti per l’assistenza domiciliare integrata. Sarebbe il fondo più appropriato e del resto l’entrata in funzione della struttura alleggerirebbe nel comprensorio di Recanati proprio la domanda di assistenza a domicilio. In questo senso l’assessore provinciale auspica anche un intervento del Comune.
TM6 - TeleMacerata
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