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L’associazione Piombini-Sensini di Macerata (ex istituto “La Pietà”) svolge ormai da più di un secolo un servizio di tutela e accoglienza di bambini e ragazzi che vivono in condizioni di disagio, mancano di riferimenti educativi, hanno problemi comportamentali. Ora, nell’ambito delle sue attività, organizza una giornata di riflessione sul tema “Minori in stato di abbandono”. Il seminario, promosso in collaborazione con la Provincia di Macerata e con il patrocinio del Comune, si terrà sabato prossimo (23 novembre) con inizio alle ore 9 presso l’ostello “Asilo Ricci” di Macerata. “Reso possibile grazie alla sensibilità dell’assessore provinciale alle Politiche sociali, Mauro Riccioni, l’incontro vuole essere anche un momento di confronto – spiegano i responsabili dell’associazione – sulle problematiche connesse all’accoglienza dei minori, nonché uno spazio in cui poter proporre modelli operativi che prevedano una sinergia di interventi tra le varie istituzioni coinvolte”. Si parlerà anche dell’esperienza della Comunità di pronta accoglienza residenziale “Il girasole”, che taglia il traguardo del primo anno di vita. Interverranno al dibattito - oltre alla presidente dell’associazione, Carla Maria Francalancia, e all’assessore provinciale Mauro Riccioni - il presidente del tribunale per i minorenni delle Marche, Luisanna Del Conte, il procuratore della Repubblica presso lo stesso tribunale regionale, Ugo Pastore; la psicologa Deborah Tamanti; il dirigente della questura di Macerata, Andrea Innocenzi; gli esperti Brunetta Formica e Valerio Valeriani; il responsabile del settore per la Caritas di Roma, Gianni Fulvi. Coordineranno la tavola rotonda Andrea Marangoni e Stefano Gattari. “La questione dei minori in stato di abbandono – commenta proprio Andrea Marangoni, responsabile dell’area educativa dell’associazione – pone sul tappeto vari problemi, la cui soluzione è affidata alla competenza di diversi interlocutori. I quali, però, molto spesso non trovano sintonia sulle strade da intraprendere. La speranza, allora, è che momenti come questo contribuiscano soprattutto a porre al centro dell’intervento gli interessi del minore e a garantirgli la tutela e i diritti sanciti dall’attuale ordinamento giuridico”.
Tm6 Telemacerata
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