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Le polemiche seguite all'Ordinanza del Sindaco di Matelica con la quale veniva vietata l'alimentazione di due colonie di gatti randagi stanno concludendosi dopo che lo stesso Gagliardi, pur confermando la piena legittimità dei provvedimenti adottati sostenuti da motivazioni di carattere igienico - sanitario tutt'oggi ritenute sussistenti dal Servizio Prevenzione dell'Azienda Sanitaria, ha disposto la revoca dei provvedimenti contestati. Il sindaco Patrizio Gagliardi , anche in risposta alle tante voci che si erano ingiustificatamente alzate contro i divieti , tra le quali anche quella dell'Assessore Provinciale all'Ambiente Leoperdi , tiene a precisare che la revoca non deve né può essere considerata come un'ammissione dell'incongruità o dell'illegittimità dei provvedimenti adottati a suo tempo che erano i soli che la particolare situazione venutasi a creare presso la Scuola Elementare del Capoluogo esigeva. Il sindaco rifiuta anche nel modo più assoluto quell'immagine di persecutore con la quale qualche articolo di stampa o qualche Associazione Animalista ha voluto dipingerlo. Le colonie non hanno mai sofferto la fame né la soffriranno perché ai divieti imposti si è sopperito, e lo si sta facendo tutt'ora, con una somministrazione controllata di alimenti che dovrà consentire di procedere alla cattura, sterilizzazione e spostamento della colonia in altro sito idoneo in relazione all'assoluta incompatibilità della sua presenza presso il giardino della Scuola Elementare. Il ripristino di un'accettabile condizione di salubrità ed igienicità in un luogo tanto delicato quale una scuola elementare era il solo obiettivo che i divieti si erano proposti. L'obiettivo resta e dovrà essere raggiunto con lo spostamento della colonia, da attuare in collaborazione con l'Assessorato Provinciale all'Ambiente e le Associazioni Animaliste, ed il risanamento e la perfetta pulizia dell'area che tale dovrà rimanere. Non pensi infatti qualcuno di poter continuare ad abbandonare nei pressi della scuola alimenti in rapida decomposizione o contenitori di plastica od a ricreare comunque una situazione antigienica perché questo non sarà più consentito anche utilizzando norme di tutela ambientale sicuramente più restrittive delle ordinanze revocate.
TM6 - TeleMacerata
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