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Civitanova Marche, mercoledì 13 novembre 2002
Consiglio comunale, si e’ chiusa la “due giorni”

Con la seduta di ieri sera si è chiusa la prima sessione di novembre del Consiglio Comunale che, nei due giorni di lavori, ha affrontato un ordine del giorno piuttosto fitto.
Dopo il rinvio stabilito nell’ultima seduta, per mancanza di numero legale, è stata approvata all’unanimità la mozione relativa alla possibilità di un intervento militare contro l’Iraq. Il documento, che era stato presentato dai gruppi d’opposizione, è stato integrato con alcuni emendamenti proposti dalla maggioranza. Secondo quanto concordato, il Consiglio Comunale “nel rispetto delle libere ed autonome decisioni che ogni Organo istituzionale è chiamato ad attuare, esprime l’auspicio che si pongano in essere tutte le iniziative diplomatiche possibili atte ad evitare un’azione militare e la propria contrarietà ad ogni forma di violenza e guerra preventiva nei confronti di qualsiasi popolo”.
Dopo aver dato il via libera alla ratifica di alcuni atti di giunta relativi ad assestamenti o variazioni di bilancio e ad alcune modifiche al regolamento del servizio taxi, il Consiglio ha affrontato alcuni punti relativi all’Urbanistica. In particolare, l’assise si è espressa favorevolmente ( all’unanimità) per l’approvazione definitiva del riordino e della variante del comprensorio industriale P3, in località Piane Chienti, che prevede l’accorpamento di alcuni lotti e la piantumazione su strade a parcheggi. Consensi quasi unanimi (con la sola astensione del gruppo La Margherita) anche per l’adozione della variante 2 al piano particolareggiato del Centro spedizionieri, per opera della quale si procederà all’accorpamento di due fabbricati, al fine di avere una maggiore superficie a disposizione. Via libera, con la sola astensione di Rifondazione Comunista e di un consigliere del gruppo Ds, anche all’adozione della variante al piano particolareggiato della zona direzionale “Ceccotti”, consistente in una modifica di un tracciato stradale. L’assise si è espressa favorevolmente, all’unanimità, anche per la concessione, in deroga al Prg, di un ampliamento nella misura del 10% della sede della Caritas, così da rendere meglio agibili alcuni servizi del Centro stesso.
Consenso unanime dell’assemblea anche per l’adesione alla Carta di Aalborg, relativa alla “Campagna delle città e comuni sostenibili”. Un paletto importante, questo, sul fronte della politica ambientale, tenuto anche conto del fatto che il Comune sta lavorando ad un progetto di Agenda 21 locale, anch’essa finalizzata a promuovere uno sviluppo sostenibile. La Carta di Aalborg è un documento approvato dai partecipanti alla Conferenza europea sulle città sostenibili, tenutasi nella città danese nel maggio 1994. La Carta impegnava i sottoscrittori ad attuare l’Agenda 21 a livello locale, nonché ad elaborare “piani d’azione a lungo termine per uno sviluppo durevole e sostenibile” e ad “avviare la campagna per uno sviluppo durevole e sostenibile delle città europee”. Il successivo Piano d’azione è stato sottoscritto a Lisbona nel 1996.
Il Consiglio ha quindi approvato a maggioranza una mozione presentata dal gruppo consiliare di Alleanza Nazionale nella quale si esprime “contrarietà alla proposta di legge della giunta regionale n. 134, relativa al riordino del Servizio sanitario regionale e forte preoccupazione per il pesante deficit della sanità regionale, che – si legge nel documento – non può essere sanato attraverso ulteriori penalizzazioni delle strutture sanitarie territoriali della comunità locale e provinciale, ma attraverso un nuovo Piano sanitario regionale incentrato sul riequilibrio dei servizi e sul controllo delle voci di spesa improduttive e abnormi”. La stessa mozione impegna la giunta “a compiere ogni atto a difesa delle strutture sanitarie del territorio e del diritto alla salute del cittadino, manifestando la propria contrarietà ad ogni ipotesi di tagli e penalizzazioni dei servizi e favorendo invece le scelte che vadano nel senso del potenziamento dell’offerta sanitaria vicina ai bisogni ed al malato”.
E’ stato invece respinto un documento alternativo, sempre sull’ipotesi di riassetto sanitario, presentato dall’opposizione. Non sono state accolte infine le due mozioni presentate rispettivamente dal consigliere Micucci (gruppo La Margherita) e dai gruppi di opposizione Ds, La Margherita e Rifondazione relativamente all’ampliamento dei marciapiedi del lungomare nord e all’avvio di procedure per il dimensionamento e l’individuazione di aree Peep entro tre mesi dalla trasmissione alla Provincia della variante generale al Prg.

TM6 - TeleMacerata

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