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Matelica, martedì 12 novembre 2002
Ordinanza per i gatti randagi

L’Assessore all’ambiente della Provincia di Macerata, Stefano Leoperdi, interviene sulla recente ordinanza del Comune di Matelica che fa divieto di dare da mangiare a gatti randagi.
“La precisazione che l’efficacia dell’ordinanza è limitata a due sole colonie di gatti presenti in altrettanti zone cittadine - scrive Leoperdi - non giustifica il provvedimento che è e resta gravemente lesivo delle tutela degli animali e del rispetto delle legge regionale n.10/97. Quest’ultima invita a prendersi cura non solo dei gatti padronali, ma anche dei randagi. La legge, infatti, identifica come habitat di colonia felina qualsiasi territorio urbano e non, edificato o non, sia esso pubblico che privato, nel quale risulti vivere stabilmente una colonia felina, indipendentemente dal numero di soggetti che la compongono e dal fatto che sia accudita o meno dai cittadini.
I problemi sanitari che il Comune adduce come motivazione del provvedimento - scrive ancora l’assessore provinciale - vanno risolti con appropriati metodi sanitari, ad esempio il prelevamento e trasferimento degli animali o la sterilizzazione, come dispongono le norme. La stessa legge regionale, infatti, prevede, tra l’altro, che la presenza di colonie di gatti che vivono in libertà presso le quali si registrano problemi sanitari è segnalata dal Comune alle Comunità montane e all’Asl competenze che dispone gli accertamenti e i necessari interventi sanitari..... Le Asl provvedono al ritiro, alla cura e alla reimmissione nel loro habitat dei gatti segnalati..... I gatti che vivono in libertà sono sterilizzati dal servizio veterinario dell’Asl competente per territorio secondo modalità e programmi concordati con i Comuni e le associazioni di protezione animale... Le colonie di gatti possono essere affidate ad associazioni o gruppi nel rispetto delle norme igieniche.
Nel giugno scorso un altro sindaco, quello di Sirolo, adottò un provvedimento simile a quello del Comune di Matelica, ma sulla spinta delle numerose proteste e dell’azione intrapresa anche dal Coordinamento delle associazioni animaliste, revocò il provvedimento dopo pochi giorni.
A nome dell'assessorato all'ambiente della Provincia di Macerata, che da tempo è impegnato per arginare una situazione di scarsa sensibilità verso gli animali, mi augurai - è ancora Leoperdi che scrive - che quello di Sirolo fosse un caso isolato da non imitare in altri comuni del nostro territorio. Purtroppo così non è stato, ma sono convinto che il sindaco di Matelica, nel cercare di arginare una situazione contingente, sia stato mal consigliato.
Comprendo - scrive ancora Leoperdi - il disagio dei cittadini rispetto ad alcune situazioni igieniche, ma non è astenendosi da dare da mangiare ai gatti che il problema verrebbe risolto. Voglio sperare che il Comune di Matelica riveda il provvedimento ed attui, d’intesa con la Asl competente, le opportune azioni previste dalla legislazione vigente”.

TM6 - TeleMacerata

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