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Ulivo e Prc “sposano” l’origine obbligatoria del prodotto, la legge a tutela dei consumatori chiesta da Coldiretti. E’ quanto emerso nel corso di un confronto tra i segretari e i rappresentanti del centrosinistra marchigiano Massimo Vannucci (Ds), Stefania Benatti, Ugo Ascoli e Antonio Righi (Margherita), Giuliano Brandoni (Prc), Raffaele Bucciarelli (Comunisti Italiani), e il Presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi e il vicedirettore Claudio Gagliardini. Assenti per altri impegni il Verde Moruzzi, Pieroni (Sdi) e i Repubblicani. “Il fatto che un’organizzazione ci chieda un incontro per discutere non di pratiche, bensì di tematiche di largo respiro come Pac, Ogm, risorse idriche, multifunzionalità, Bilancio – ha esordito Vannucci -, costituisce un campanello d’allarme che non possiamo non considerare. Anche perché è necessario che dalla condivisione d’intenti che sembra esserci su tali questioni, si passi ora ai fatti”. Brandoni ha messo in risalto le tematiche dell’origine del prodotto e della promozione, mentre la Benatti ha rimarcato l’impegno dei partiti a verificare e seguire l’applicazione dei Piani e a intraprendere la strada della sicurezza alimentare. Dopo che Ascoli ha posto il problema della necessità di una maggiore semplificazione burocratica, Bucciarelli ha concluso rimarcando l’importanza del Tavolo Agroalimentare. Tutti, comunque, si sono detti d’accordo sulla necessità di introdurre l’origine obbligatoria del prodotto. “Un incontro positivo – ha poi sottolineato il Presidente Luzi – poiché abbiamo capito che su tematiche come la sicurezza alimentare, la revisione della Pac, il futuro dell’agricoltura c’è una diffusa sensibilità. Ma, come ha detto Vannucci, bisogna evitare i rischio che le parole rimangano tali”. I partecipanti si sono lasciati con il proposito di tornare a confrontarsi. Intanto Coldiretti chiederà un incontro simile ai segretari dei partiti di minoranza.
TM6 - TeleMacerata
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