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La Polizia provinciale di Macerata ha posto sotto sequestro, su delega dell’Autorità giudiziaria, una parte dell’impianto di gestione delle acque reflue di un’azienda di lavorazione latticini di Muccia. Al sequestro si è giunti dopo accurate indagini avviate nell’agosto scorso a seguito di segnalazioni di morie di pesci lungo il fiume Chienti. I risultati di diversi sopralluoghi effettuati da agenti della Polizia provinciale e da tecnici dell’Arpam hanno potuto accertare violazioni in materia di scarichi da parte della ditta che saltuariamente sversava i reflui della lavorazione direttamente nel fiume. Dalle indagini è emerso inoltre che l’azienda operava da circa venti anni in assenza di ogni specifica autorizzazione allo scarico. Allo scopo di salvaguardare i posti di lavoro ( il caseificio occupa circa 20 persone) e quindi consentire la prosecuzione dell’attività, il sequestro è stato limitato ad alcune caditoie ed al condotto (otturato con calcestruzzo) che favoriva lo scarico diretto nel Chienti. Ora i reflui della lavorazione possono essere smaltiti in appositi impianti, dove vengono trasportati con automezzi idonei da parte di ditte allo scopo autorizzate. “I controlli - ha tenuto a chiarire l’assessore provinciale all’ambiente, Leoperdi - non sono punitivi, ma mirano ad evidenziare situazioni di criticità per tutelare la salute pubblica e l’ambiente, tenendo conto - come in questo caso - dei riflessi sull’occupazione”.
Tm6 Telemacerata
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