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Il Comitato nazionale di Parità, in vista della scadenza di presentazione dei progetti di azioni positive, ha avviato seminari informativi sulla legge 125 del 1991 e sulle modalità di presentazione dei progetti Programma Obiettivo 2002. L’Assessore regionale Carmela Mattei ha presieduto quello nelle Marche promosso dal Comitato pari opportunità della Regione, a cui hanno partecipato come relatrici Paola Catalini, Consigliere regionale di parità, e Roberta Bortolucci del Comitato nazionale. “Le modificazioni del mercato del lavoro e dei servizi socio-sanitari – ha detto la Mattei nell’introduzione –dimostrano un’evoluzione culturale diversa da quella del mondo femminile. La 125, pur superata, può essere uno strumento utile, soprattutto per la riqualificazione delle donne nel momento di reinserimento al lavoro dopo lunghe assenze dedicate alla famiglia. Ma esiste anche un’altra realtà difficile: quella delle laureate. Le donne studiano, avanzano, acquisiscono competenze e saperi, poi non trovano adeguata collocazione nel mercato del lavoro.” Nelle Marche, dove l’occupazione femminile (37,9%) è superiore a quella media nazionale di oltre 6 punti percentuali, l’attività diretta a qualificare la presenza femminile nel mondo del lavoro è stata ed è intensa con interventi trasversali a tutte le politiche. Le direzioni d’intervento sono quelle collegate al reinserimento al lavoro delle donne o di inserimento di laureate e diplomate, categorie maggiormente colpite dal problema occupazionale. Molti i problemi legati a occupazioni a tempo determinato o a lavori atipici e con divari salariali maggiori nel settore privato dove resta una prevalenza netta di donne nelle professioni assistenziali. Sulla base della legge 125 sono stati realizzati 34 progetti formativi per 222 donne‘over 35’ e un programma per la riduzione di ostacoli alle posizioni carrieristiche femminili. Insieme all’ISPEL è stata prodotta la ricerca sul benessere nei luoghi di lavoro. Lo studio presta particolare attenzione alle situazioni di mobbing. Con i fondi comunitari FERS sono stati avviati 30 interventi per la qualificazione di imprenditrici, mentre con il FEOGA (agricoltura), sul totale di oltre 1800 aziende di piccole dimensioni, ben 561 domande di imprese ‘rosa’, hanno ottenuto i finanziamenti. Con le risorse FSE è prevista una misura, 10 miliardi di lire stanziati, per migliorare l’accesso delle donne al mercato del lavoro, compreso quello a nuove opportunità imprenditoriali.
TM6 - TeleMacerata
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