“Mi rivolgo a voi perché teniate vivo il ricordo del sacrificio. Voi siete la nostra speranza”. Con queste parole, rivolte ai giovani presenti, il vice sindaco di San Severino Marche, Vincenzo Felicioli, ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale alla Festa dell’Unità Nazionale e alla Giornata delle Forze Armate, che ricorre il 4 novembre ma che in città è stata celebrata ieri (domenica 6 novembre) alla presenza, fra gli altri, del presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci, Umberto Ferroni, di quello dell’Anpi, Bruno Taborro, dei rappresentanti dell’Associazione Carabinieri in Congedo, dell’assessore Giampaolo Muzio, dei consiglieri Fernando Taborro, Simone Vitturini, Alessandra Aronne, Gabriela Lampa e Romina Cherubini, del comandante della Polizia Municipale, Sinobaldo Capaldi, di quello della locale stazione dei Carabinieri, Pierluigi Lupo, oltre che degli alunni del Circolo Didattico “Alessandro Luzio” e dell’Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi”, dei rappresentanti dell’Itis “Divini”, dell’Ipia “Pocognoni” e del Liceo Linguistico Socio Psico Pedagogico “Bambin Gesù”, di quelli delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, della Croce Rossa, dell’Avis, della Protezione Civile e di altri sodalizi.
Dopo la santa messa, celebrata nella cattedrale di Sant’Agostino dal vicario, don Aldo Romagnoli, il corteo ha sfilato in piazza Del Popolo ed ha raggiunto il monumento dei caduti in guerra dove il vice sindaco Felicioli ha deposto una corona d’alloro prima di pronunciare il discorso di saluto ai presenti al quale è seguito quello di Umberto Ferroni, in rappresentanza dell’Associazione Combattenti e Reduci: “La nostra società è figlia della Repubblica del 1946 – ha detto questi – Come combattenti abbiamo donato all’Italia i migliori anni della nostra vita”. Ricordando le missioni internazionali in cui oggi i militari italiani sono impegnati Ferroni ha infine concluso: “La guerra è sempre la scelta più sbagliata”.
Nel corso della manifestazione ha prestato servizio il Corpo filarmonico bandistico “Francesco Adriani”.

Comunicato Stampa