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“L’Amministrazione comunale ha dato subito la sua risposta, adesso tocca alla Giovane Italia dare il giusto seguito all’appello, lanciato già da alcune settimane, a mostrare collaborazione e a non cercare solo ed esclusivamente pretestuose polemiche”. Il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, ha preso nuovamente carta e penna “per scrivere – si legge in una nota – a chi ancora non conosco visto che, a quanto mi risulta, la Giovane Italia a San Severino non ha un presidente. Questo, almeno, è quello che mi ha riferito il capogruppo del Pdl, Gilberto Chiodi, cui mi sono rivolto chiedendo un incontro con gli appartenenti al circolo. Volendo venire incontro alle loro richieste avevo domandato di poterli ricevere in Municipio visto che il confronto, almeno fino ad oggi, è sempre avvenuto dalle pagine dei giornali. Questa riottosità ferisce sul piano personale e non facilita certo il dialogo – prosegue Martini, che sottolinea – Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale mi è stato detto, quasi fosse una minaccia: “quelli della Giovane Italia li conoscerai a marzo o ad aprile”. Presentata così più che una formazione politica sembra una squadra di soldati a servizio di un capetto. A me piacerebbe, invece, fare la loro conoscenza prima. Sta di fatto che alla richiesta di sistemare il cimitero di Elcito abbiamo dato immediatamente seguito anche se la questione, come presentata, ci era apparsa veramente forzata. Questo luogo, tanto caro alle persone del posto che ci hanno mostrato solidarietà in queste settimane contro quello che è stato definito come una sorta di atto di sciacallaggio, meritava sicuramente più rispetto da parte della Giovane Italia. Aver deciso di pubblicare foto dove si è cercato di evidenziare solo il negativo, aver cercato di speculare su una situazione che, può tranquillamente testimoniarlo chi frequenta veramente questi luoghi, non è assolutamente di degrado, non ha fatto piacere a nessuno. I piccoli lavori, come la sostituzione di due serrature del cancello d’ingresso e della piccola chiesa, che andavano fatti sono stati fatti. E’ strano che i fantomatici parenti dei defunti si siano rivolti ad un gruppo di cui non si conosce il presidente piuttosto che al Comune. Noi non ne avremmo fatta una questione politica. Ma come si può solo pensare che non si è provveduto alla manutenzione del cimitero perché lì, magari, riposano i nonni di giovani “che si identificano con i valori e gli ideali del nostro gruppo”? Tutto ciò è meschino ed assurdo – sottolinea con grande amarezza il sindaco Martini, che conclude – I lavori al cimitero sono stati effettuati in occasione della festività di Ognissanti per cui le notizie riportate dalla stampa successivamente non rappresentavano di certo la realtà ma, anzi, cercavano di interpretarla e raffigurarla in un modo assolutamente distorto. Anche per i cimiteri questa Amministrazione ha dimostrato una sensibilità che certi politici, in passato, non hanno avuto. Quei lavori, infatti, forse andavano fatti prima e da altri. Ma li abbiamo fatti noi, come abbiamo fatto i lavori per l’allargamento del marciapiede a San Michele con un nuovo percorso d’accesso e la sistemazione delle panchine, l’ampliamento del cimitero di Isola – Castel San Pietro e la programmazione dei lavori di risistemazione per quelli di Cesolo e di Chigiano”.
Comunicato Stampa
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