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Abbandonata a seguito della crisi della mezzadria tra gli anni Sessanta e Settanta del ‘900, la coltivazione della Mela Rosa marchigiana o dei Monti Sibillini è ripresa da poco più di un decennio grazie ad alcuni imprenditori agricoli di Monte San Martino e dei centri collinari compresi tra il maceratese ed il territorio femano-ascolano. Nei 15 Comuni delle Comunità montana dei Monti Azzurri oggi sono presenti circa cinquemila piante di Mela Rosa o della varietà “Mela Rosa gentile”, per una produzione annua che raggiunge i 1.500 quintali. Per iniziativa del Consorzio di tutela che si è costituito tra produttori di Mela Rosa, del Comune di Monte San Martino e della Comunità montana di San Ginesio, domenica prossima (7 novembre) alle 9,30 si svolgerà nel teatro comunale del “capoluogo” della Mela rosa in incontro tecnico-divulgatico sulla coltura del melo. Si parlerà di “aspetti nutrizionali della mela rosa” (prof.ssa Gianna Ferretti), di “prodotti innovativi con frutti antichi” (prof.Davide Neri), “risultati della ricerca sulla mela rosa dei monti Sibillini” (dott.ssa Graziella Picchi), “valorizzazione della mela rosa: esperienze e prospettive” (dott.Settimio Virgili). L’incontro, patrocinato dalla Regione, dall’Università Politecnica delle Marche, dalla Coldiretti e dall’Assam, è sostenuto anche dalla Provincia di Macerata che ha inserito la Mela Rosa tra le tipicità del territorio da valorizzare, inserendo la manifestazione di Monte San Martino nel calendario di incontri itineranti “…assaggi di Raci”, coordinati con la Rassegna agricola che ogni anno si tiene a maggio nel centro fiere di Villa Potenza. Proprio per sottolineare questo collegamento e l’interesse dell’Amministrazione provinciale per la valorizzazione della Mela Rosa, l’iniziativa di domenica prossima è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa tenuta nella Sala “Giovannetti” di Palazzo degli Studi a Macerata da Tiziana Tombesi, vice commissario prefettizio della Provincia, Valeriano Ghezzi, sindaco di Monte S.Martino, Simone Ansovini vice presidente della Comunità montana Monti Azzurri, Vittorio Giorgi, presidente del Consorzio di tutela della mela rosa, Alfonso Baretti, produttore, e da Enrica Bonvecchi dirigente del servizio agricoltura dell’amministrazione provinciale. Oltre al convegno, domenica i soci del Consorzio di tutela allestiranno una mostra pomologica relativa alle principali cultivar di melo, pero e castagno mentre per le vie del centro storico di Monte S.Martino ci sarà un mercato di prodotti tipici locali con tante specialità gastronomiche a base di mele rosa. Ci sarà anche un abbinamento tra la mela rosa e il rosbif di carne bovina marchigiana a dimostrazione che questo frutto ha una grande duttilità alimentare. Negli stand gastronomici si potranno assaggiare anche ravioli alla mela rosa, nonché crostate e torte alla mela. Oltre ad essere preziosa perché dotata di sostanze antiossidanti, la mela rosa può essere utilizzata per produrre l’aceto di mele e la birra alle mele, mentre le bucce sono richieste dalle ditte di cosmesi per creare delle gelatine da applicare sulla pelle contro l’invecchiamento. A Monte San Martino è prevista anche una iniziativa di solidarietà in favore dell’Angola.
Comunicato Stampa
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