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Presso Palazzo Sangallo lo scorso venerdì l’Associazione Nazionale Partigiani di Tolentino ricordando la scomparsa di Arrigo Boldrini Presidente Onorario dell’A.N.P.I. (Bulow) medaglia d’Oro al Valor Militare Comandante del 35°Brt Garibaldi e l’Assessorato Comunale alla Cultura hanno celebrato il Bicentenario della Nascita di Giuseppe Garibaldi, uomo mito, insieme a Napoleone Bonaparte il più grande del secolo XIX secolo, in forza della sua generosa passione ideale che lo volle insieme pirata, condottiero rivoluzionario, filosocialista umanitario, eroe nazionale, campione del laicismo estremista e massone. L’iniziativa, patrocinata dall’Assemblea legislativa delle Marche, dalla Provincia di Macerata e dalla Comunità Montana dei Monti Azzurri e dall’Associazione “Amici di Righetto” di Roma, ha riscosso grande successo di pubblico grazie alle competenze dei relatori che hanno saputo legare il tema alla Storia della Repubblica Romana del 1849 - su cui hanno relazionato il dott.re Pistelli e l’Ing. Natalini – in difesa della quale partì da San Severino Marche l’ Armata Romana composta da 73 militi volontari marchigiani, cui aderirono i tolentinati il sottotenente Euclide Cagnaroni (1816-1900) e Antonio Pierdominici (che lì troverà la morte insieme ad altri 122 militi volontari marchigiani provenienti da 40 comuni ), guidati dall’allora gonfaloniere Filippo Olivieri Caccialupi che combatterono al fianco della Legione di Garibaldi nella battaglia di Porta San Pancrazio. Si tratta di una vicenda storica poco conosciuta nel contesto delle Guerre d’Indipendenza dell’Italia preunitaria, che rimanda alla stessa presenza di Giuseppe Garibaldi nelle Marche e a Tolentino. A testimonianza di tali eventi restano la lettera datata 1 gennaio 1849 alla comunità tolentinate (conservata nella biblioteca Filelfica), lo spadino donato al Conte Aristide Gentiloni Silveri dallo stesso Garibaldi in segno di riconoscenza per l’ospitalità ricevuta il 30 e il 31 dicembre 1848, che l’on. Roberto Massi ha sfoderato con orgoglio davanti ai presenti, e il busto marmoreo, fatto erigere dal comune nel 1882 insieme a quello di Giuseppe Mazzini, ubicato nella sala adiacente all’aula consiliare. Sappiamo dai documenti che questa storia di amicizia continuò anche il secolo successivo come documenta il fatto che Giuseppe Garibaldi fu assunto come emblema nel 1943-1945 dalle brigate partigiane comuniste, nonché dal Fronte Popolare socialcomunista nella battaglia elettorale del 18 aprile 1948, ed, inoltre, dall’elargizione da parte del comune di Tolentino del contributo di lire 5000 all’Associazione Nazionale Reduci Garibaldini per il convegno nazionale del 2 giugno 1949. A concludere la manifestazione, dopo l’interessante e inedita relazione della Dott.ssa Maria Pia Critelli sull’iconografia di Garibaldi tracciata anche sotto il profilo caricaturale, l’aperitivo offerto dalla Comunità Montana dei Monti Azzurri.
Comunicato stampa
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