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Il videogame dal titolo “Rule of Rose”, prodotto e distribuito in Giappone a marchio Sony e in arrivo a breve in Italia sotto altro marchio, che ha come oggetto sevizie ad una bambina di 10 anni e come obiettivo di gioco la sua sepoltura da viva, ha scosso le coscienze di molti italiani. Questo fatto rappresenta l'ennesimo episodio di un'escalation di violenza nei contenuti dell'entertainment video. Il sottoscritto Simone Baroncia, in qualità di consigliere comunale ed aderente a ‘Pentapolis’, associazione nazionale di responsabilità sociale di impresa, che si occupa di comunicazione ed educazione giovanile, avverte la società civile dell’alta pericolosità di questo gioco sui bambini e ragazzi ed invita i genitori ad essere attenti nell’evitare di comprare tale videogame, perché è pericoloso nella futura formazione del bambino. La correlazione tra la violenza dei videogames e l'innalzamento del tasso di aggressività nei giovani e giovanissimi, è stata oggetto di molte ricerche e confermata anche da uno studio comparativo di uno dei maggiori esperti in materia, il Prof. Craig Anderson: si vince se si è violenti. E' sotto gli occhi di tutti l'aumento dei casi di violenza perpetrata da giovani su altri giovani, su persone disabili o diverse…, ed è difficile pensare che questo fenomeno non sia legato all'aumento della violenza nelle immagini e nei messaggi ai quali i ragazzi sono continuamente sottoposti. E’ dovere nostro preservare i ragazzi dalle violenze e farli crescere in una città serena e solidale; quindi se un ragazzo chiede un gioco violento od inibitorio delle loro facoltà mentali è nostro dovere dire di ‘no’!
Inviato da Simone Baroncia
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