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“I due timidi”, terzo e ultimo spettacolo della rassegna “Opera Aperta”, andrà in scena in prima nazionale il prossimo 18 novembre al “Vaccaj” di Tolentino, con repliche il giorno successivo (domenica 19) al teatro “Verdi” di Pollenza e sabato 25 al “Velluti” di Corridonia. Si tratta di una commedia lirica in un atto, nata dall’incontro di due grandi sensibilità artistiche del ‘900, Nino Rota (autore delle musiche) e Suso Cecchi D’Amico (librettista), la cui prima rappresentazione avvenne nel 1953 a Londra. A riproporla al pubblico è ora l’Accademia della Libellula, per la direzione musicale di Cinzia Pennesi e la regia teatrale di Gabriela Eleonori. Temi e protagonisti dell’opera sono stati illustrati in una conferenza stampa svoltasi in Provincia, alla presenza dell’assessore provinciale ai Beni culturali, Donato Caporalini, del sindaco di Pollenza, Sabrina Ricciardi, dell’assessore comunale alla Cultura di Corridonia, Mario Montalboddi, e delle stesse Cinzia Pennesi e Gabriela Eleonori. Lo spettacolo infatti si inserisce nell’ambito del cartellone 2006 di “Opera Aperta-Divertimenti teatrali in musica”, la rassegna sostenuta, oltre che dai Comuni aderenti al progetto e dalla Fondazione Carima, anche dalla Provincia di Macerata che l’ha inserita nel programma generale di “Terra di Teatri Festival”. “Opera Aperta”, come noto, ha già proposto quest’anno altri due lavori: “Chi rapì la topina Costanza?” (giocosa interpretazione moderna di un’opera di Mozart) e “L’uomo femmina” (prima esecuzione in epoca moderna dell’opera di Baldassarre Galuppi). Nel suo intervento l’assessore Caporalini ha sottolineato come la rassegna, rivolta principalmente all’opera da camera di genere “buffo”, sia riuscita in questi anni a rivalutare un settore teatrale poco rappresentato, e a torto considerato minore, riscoprendo autori caduti ingiustamente nel dimenticatoio. Inoltre, ha messo in evidenza – sottolineandone l’importanza – che la rassegna, curata dall’Accademia della Libellula, è riuscita a produrre opere di qualità con il lavoro di artisti, interpreti, musicisti, professionisti che vivono e lavorano nel territorio marchigiano. Concepita come opera radiofonica – e la regia teatrale di Gabriela Eleonori conserva proprio l’originaria impostazione –, “I due timidi” rimane nel repertorio più raffinato della commedia lirica novecentesca quale esempio di straordinaria vivacità musicale unita a una grande ricercatezza sul piano letterario. La storia racconta di Mariuccia e Raimondo, due giovani che si sorprendono sui rispettivi balconi, ma, osservandosi timidamente dalla distanza, non riescono a comunicare segni di corteggiamento pur sobbalzando per i moti dell’animo. Poi, sul più bello, la serranda della finestra di Raimondo cede, cadendo in testa all’impacciato giovane corteggiatore che stramazza al suolo per il forte colpo. Nella grottesca incomunicabilità dei due timidi, protagonisti innamorati, si alternano equivoci ad effetto.
Comunicato Stampa
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