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Grande successo per la seconda edizione di “Tra monti e colline: delizie, profumi e incanti delle nostre terre” organizzata dalla Confederazione dei produttori agricoli di Macerata, in particolare da Leonardo Paris Del Carpio, Samuele Petritoli, Massimiliano Palazzetti. Migliaia le persone, circa diecimila, che nella giornata di ieri hanno visitato la mostra mercato, con una sessantina di espositori, allestita nelle sale del complesso dell’Abbadia di Fiastra inaugurata in mattinata dal presidente della Provincia di Macerata Giulio Silenzi, dall’assessore all’Agricoltura della Provincia Luigi Carlocchia, dal presidente della Camera di commercio di Macerata Giuliano Bianchi, con la presenza delle rievocatrici del gruppo storico dell’associazione “I Ponti del Diavolo” di Tolentino. Queste ultime, per l’occasione, alla mostra mercato hanno allestito una bancarella stile 1200, proponendo prodotti dell’epoca presa come riferimento per la rievocazione storica che a settembre si propone a Tolentino. Ha partecipato anche il gruppo storico “Mogliano 1744” che ha sfilato in corteo nel pomeriggio, nonché quello folcloristico “Le canestrelle” di Pollenza che si è esibito in balli nel piazzale. Grandi consensi di pubblico. Attenzione ha destato il mini corso per insegnare alle nuove generazioni l’arte della pasta, “La vergara tira la sfoglia”. Sono state una trentina le ragazze che, armate di matterello, hanno partecipato al corso tenuto dalle vergare della Pro loco di Piediripa. Molte le adesioni anche al mini corso di assaggio e comparazioni di oli di oliva realizzato in collaborazione con l’Associazione marchigiana produttori olivicoli e quello del vino con Ais di Macerata e la cantina Saputi di Colmurano. “Non ci aspettavano un successo di pubblico così elevato – ha commentato Leonardo Paris Del Carpio al termine della manifestazione – possiamo senz’altro affermare che l’agricoltura di qualità paga. La gente ha seguito la mostra mercato con una sessantina di espositori, tutti produttori agricoli scelti appositamente da noi”. Oltre a momenti eno-gastronomici, di tradizioni e tipicità, l’evento, che ha aperto i battenti lo scorso 11 novembre, ha racchiuso tre convegni. E per ieri era prevista la presenza dell’on.Giovanni Alemanno ma, causa impegni improvvisi, il Ministro alle Politiche agricole e forestali non ha potuto partecipare. In merito ha inviato un telegramma agli organizzatori. E’ intervenuto, inoltre, l’on.Mario Cavallaro. Organizzata dalla Confederazione dei produttori agricoli di Macerata, l’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Ministero delle Politiche agricole e forestali, della Regione Marche con le adesioni delle Comunità montane dei Monti Azzurri e del Monte San Vicino, della Provincia di Macerata, della C.C.I.A.A. di Macerata, di tutti i Comuni del comprensorio della Comunità Montana Monti Azzurri, dei Comuni di Cingoli, Mogliano, Petriolo, Corridonia, Montefano, Recanati ed Urbisaglia. La manifestazione si è aperta l’11 novembre con la corsa di San Martino, la simpatica e simbolica gara non competitiva per tutti gli uomini. E’ seguita, poi, la cena tipica maceratese, con i vini della cantina di Saputi di Colmurano, al ristorante La Foresteria preparata dallo chef campione del mondo Roberto Sebastianelli. Nella mattinata del 12 novembre si è tenuto il primo convegno ponendo particolare attenzione agli agriturismi. “La comunicazione e la creazione di occasioni per fare sistema tra gli agriturismi – ha detto il giornalista e critico enogastronomico, Paolo Massobrio – sono elementi importanti per crescere”. Per il presidente Copagri Marche, Emilio Landi, gli agriturismi non debbono agire da soli, ma in collaborazione. L’unione è importante pure per Giampiero Feliciotti, presidente della Comunità montana Monti azzurri. “Dobbiamo essere uniti”: ha affermato. E lo stesso Feliciotti, a nome dell’ente montano, ha consegnato riconoscimenti ad agriturismi e B&B dei Monti Azzurri che si sono distinti per l’ospitalità di qualità. Tra questi ce ne sono due con titolari inglesi. Inglesi sono anche i turisti in aumento quest’anno che hanno soggiornano negli agriturismi del maceratese ponendo come pregiudiziale la presenza della piscina, secondo Leonardo Lopez della Regione Marche. “Quest’anno gli italiani – ha aggiunto - sono diminuiti”. E lo Sferisterio è considerato il monumento più bello delle Marche dal 60% dei turisti anglosassoni. E’ il dato emerso dall’indagine che ha monitorato l’insediamento degli anglosassoni nelle alti Valli del Tenna e del Fiastra realizzata dallo storico Evio Hermas Ercoli, preside della Media Mestica, con l’Università di Macerata. Il turista sceglie gli agriturismi. Agriturismi che competono anche in gare culinarie. Alcuni hanno partecipato al 2° concorso gastronomico Tipicomarche “Il piatto maceratese: alla scoperta di gusti e tradizioni”. Al primo posto si è classificato il piatto “Princisgras” preparato dall’Orto dei cappuccini di Morrovalle, al secondo “Pistacoppo” (piccione con cicerchia) da Rita Paolucci di San Severino, al terzo i “Surricitti alla vegetariana” dalla Trattoria la Fonte di Cessapalombo, al quarto “I dolci del Giardino delle visciole” da Natura e profumi di Cingoli, al quinto “L’insalata di nervetti con verdure” da Country house La fattoria di Treia. “Buoni i piatti preparati – ha detto il campione del mondo, il cuoco Sebastianelli, uno dei componenti della giuria giudicatrice – ma c’è ancora molto da lavorare. In alcuni casi l’abbinamento con il vino non è stato perfetto. Nella valutazione, comunque, si è puntato molto alla tipicità del piatto presentato”. Non è stato facile scegliere i migliori per Paolo Massobrio. “Il primo piatto che abbiamo scelto – afferma Massobrio - era fatto molto bene, con grande equilibrio ed ha azzeccato l’accostamento con il vino. Si deve lavorare ancora molto su questi prodotti e sul vino”. Oltre ai piatti anche il vino cotto è stato oggetto di una gara. Il prodotto tipico è stato protagonista del concorso, il secondo, tra i produttori di Macerata e Ascoli Piceno. Il primo posto è stato assegnato all’azienda agricola Vagni Laura e C. di Macerata, il secondo a G.M. di Massimo Gemoni di Lapedona, il terzo a Giulio Bordi di Ripe San Ginesio, il quarto a Sergio Catalini di Cortezzano, il quinto a Ferdinando Spreca di Monte San Giusto. Vino cotto in primo piano pure nel secondo convegno di sabato scorso. “Bisogna qualificare il vino cotto del territorio – ha detto Giulio Silenzi - con un nome di un paese quale può essere quello di Loro Piceno come nel caso del tartufo di Acqualagna”. D’accordo con Silenzi è Paolo Massobrio che ha condotto il convegno al quale ha portato il proprio contributo Alma Rossini in qualità di presidente dell’Associazione produttori Viccotto. E lo stesso presidente della Provincia di Macerata, dopo aver salutato parte degli espositori, ieri mattina ha partecipato all’ultimo convegno dove è intervenuto anche Bianchi puntando l’attenzione sulla qualità che debbono perseguire le attività agricole. “Vogliamo mantenere le tradizioni, valorizzare le tante bellezze che abbiamo nel territorio – ha dichiarato Silenzi - dobbiamo darci anche degli interventi infrastrutturali. La Copagri svolge qualcosa di importante con tale iniziativa che sta avendo successo. Il valore del territorio non è copiabile. Compito nostro è valutare la qualità. Mi ha colpito molto la presenza di tanti giovani, giovani che si sono avvicinati all’attività agricola. Quando poi acquistiamo i prodotti cerchiamo di prendere quelli che si producono nella nostra zona”. Bilancio positivo, quindi, per la manifestazione che ha puntato l’attenzione sulle bellezze del territorio, gli agriturismi, le tradizioni e culture contadine, i prodotti tipici con particolare riferimento al “vino cotto”. E l’evento ha sicuramente raggiunto l’ambizioso obiettivo che si prefiggeva: educare a riscoprire le tradizioni e ad esercitare un consumo più attento e mirato alla qualità. Per l’occasione sono stati illustrati, a cura di Marco Marilungo della Empix Multimedia, i siti dei tre progetti, che la Copagri sta attuando, di divulgazione ed animazione secondo la L.R. 37/99 sulle produzioni tipiche, sul vino cotto e sulla valorizzazione del territorio e delle aziende agricole e agrituristiche denominati “Tipicimarche: nuove opportunità dalla tradizione” con project manager Leonardo Paris Del Carpio , “Il cotto dei Piceni” con Samuele Petritoli, “Agritinerari: creazione di circuiti tra aziende ed agriturismi…” con Massimiliano Palazzetti.
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