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Il Circolo Socio Giovanile “Vittorio Bachelet”, reduce dal prestigioso premio “Centocittà” del ministero dello Spettacolo, riprende dopo il periodo estivo presso il cine-teatro “Don Bosco” –sito in viale Trento e Trieste a Tolentino- la rassegna cinematografica dei migliori film presentati ai Festival di Cannes, Berlino e Locarno, con abbonamento di € 15.00.
Giovedì 03 novembre (unico spettacolo ore 21.30) Wim Wenders apre la rassegna con il film “Non bussare alla mia porta”: con questo post western Wenders fa ciao ciao all' America sognata, un ultimo omaggio ai suoi splendidi paesaggi e ai suoi infelici cowboy. Momenti memorabili: un grande autore può permettersi un po' di manierismo, nelle calde tonalità marroni e cinemascopiche del Montana, con divani gettati via insieme ai sentimenti.
Giovedì 17 novembre (unico spettacolo ore 21.30) il regista Oliver Stone racconta con una lunga intervista a Fidel Castro “Comandante”: interessante documentario del regista politicamente scomodo Stone, turista non per caso a Cuba a rendere omaggio al suo mito politico. Per un americano dell'era Bush è un atto di coraggio: ma non è una intervista in ginocchio anche se il contesto sociale e il bagno di folla tendono al misticismo. Stone, pur in cerca di dialettica, ammira l'icona del socialismo col sigaro, vicino al record dei 50 anni di potere.
Giovedì 24 novembre (unico spettacolo ore 21.30) il grande regista Manoel de Olivera presenta “Il quinto impero”: sono due ore di sublime esercizio stilistico, racchiuso in un unico contesto (il castello), tra il calar delle tenebre e il sorgere del sole. Un film in costume, dunque; un film 'difficile', dove le preoccupazioni etiche vanno di pari passo con il rigore estetico. Tutt'altro che un film fuori del tempo, però; lo specifica l'eloquente sottotitolo 'Ieri come oggi'.
Chiude la rassegna, giovedì 01 dicembre (unico spettacolo ore 21.30) il film del siriano Eran Riklis: “La sposa siriana”: come accadeva nella commedia all'italiana, una storia divertente serve a far capire molte cose serie. (...) La commedia analizza tutte le difficoltà da superare per arrivare sul luogo delle nozze, tutte le complicazioni: la sposa, ormai siriana, ad esempio, non potrà più vedere sua madre perché è vietato attraversare il confine; una burocrazia soffocante non consente di vivere senza documenti, bolli, timbri, discussioni.
Direzione Cinema Don Bosco
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