|
Nell’estate scorsa l’iniziativa “Musei d’Incanto”, promossa dal Sistema museale della provincia di Macerata, ha fatto il pieno di visitatori. In una trentina di siti espositivi (musei, pinacoteche, chiese, parchi archeologici, antiquarium, eccetera), presenti in realtà importanti come Macerata oppure in piccoli centri quali Monte San Martino o Gagliole, si è registrata complessivamente la presenza di 23.736 persone. In particolare, dal 24 luglio al 5 settembre (periodo in cui si è svolta l’iniziativa), l’Abbadia di Fiastra ha toccato quota 5.500 visitatori, distanziando con tale risultato tutte le altre strutture inserite nel “Sistema”. Il secondo luogo più “gettonato” è stato Recanati con un totale di 3.728 presenze tra Villa Colloredo Mels, il Centro nazionale studi leopardiani e il museo dedicato a Beniamino Gigli. Al terzo posto di questa speciale classifica si è piazzata la splendida collezione di arte moderna di Palazzo Ricci, a Macerata, con 3.065 visitatori. Altre cifre importanti sono quelle registratesi al museo archeologico di Tolentino (2.020 presenze), al parco archeologico di Urbisaglia (1.397), alla pinacoteca e al museo di “Arti e mestieri” di Montelupone (1.300) e ai musei civici di Macerata (1.001). Riscontri positivi pure a Sarnano, i cui musei hanno ricevuto 886 visitatori; a Camerino, dove la pinacoteca ha accolto 642 persone; a Matelica (473 persone al museo archeologico), Treia (450 presenze in pinacoteca e altrettante al museo archeologico), Loro Piceno (357 visitatori al museo delle Guerre mondiali), Gagliole (324 alla Fondazione Oppelide). Altre cifre di riguardo: 313 visitatori a Cingoli (pinacoteca civica), 300 visitatori sia a San Ginesio (musei civici), sia a Monte San Giusto (collezione Maggiori) e a Monte San Martino (chiesa di San Martino); 247 a Pollenza (Memorie pollentine); 206 al Museo della caricatura di Tolentino; 150 a Montecassiano (raccolta archeologica); 107 a Corridonia (pinacoteca civica). Presenze minori a Petriolo (museo dei legni processionali), Caldarola (Antiquarium), Macerata (Misericordia), Mogliano (Palazzo Forti), Tolentino (Arciconfraternita) e Urbisaglia (Armi e uniformi). Il progetto “Musei d’Incanto” – come noto – prevedeva l’apertura coordinata delle sedi museali con orario comune, rispettando la divisione in fasce: la prima relativa a quelle sedi aperte tutti i giorni; la seconda riferita ai luoghi fruibili solo nelle giornate di sabato, domenica e festivi; la terza, infine, riservata solo ai musei o alle raccolte aperti esclusivamente dietro richiesta dei visitatori. L’iniziativa includeva anche la stampa di opuscoli informativi, l’attivazione di guide gratuite e di attività didattiche, l’apertura notturna di alcune sedi, nonché una serie di azioni per promuovere l’evento stesso. Quella della scorsa estate era la quinta edizione del progetto che, avviato due anni fa, si è sviluppato sempre in periodi particolarmente interessanti dal punto di vista turistico: Pasqua 2003 (15 marzo – 4 maggio), estate 2003 (19 luglio – 7 settembre), Natale 2003 (26, 27, 28 dicembre e 1, 4 e 6 gennaio), Pasqua 2004 (11, 12, 24 e 25 aprile, 1 e 2 maggio) e appunto estate 2004.
COMUNICATO STAMPA N.628 12 NOVEMBRE 2004
SISTEMA MUSEALE PROVINCIA DI MACERATA (2): APERTO UN SITO INTERNET
Dopo il successo ottenuto dall’iniziativa “Musei d’Incanto”, il Sistema museale della Provincia di Macerata ha attivato un sito web (www.sistemamuseale-mc.it) che, dando un volto e una visibilità al “museo diffuso” maceratese, consente di reperire on line tutte le informazioni riguardanti molti dei beni culturali presenti sul nostro territorio. Alcune cifre sintetizzano l’attuale messa in rete: 36 musei, 3 siti archeologici, 42 beni architettonici, 60 beni mobili di interesse storico-artistico o archeologico. Ventidue i Comuni interessati: Macerata, Camerino, Caldarola, Castelraimondo, Cingoli, Colmurano, Esanatoglia, Loro Piceno, Matelica, Mogliano, Montecassiano, Montelupone, Monte San Giusto, Pollenza, Recanati, Ripe San Ginesio, San Ginesio, Sarnano, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Visso. Tre le Diocesi: Fermo, Fabriano-Matelica, Camerino-San Severino. A loro si aggiungono la Fondazione Carima di Macerata, la Fondazione Giustiniani Bandini di Tolentino, la Fondazione Oppelide di Gagliole e il Centro nazionale di studi leopardiani di Recanati. Il progetto della banca dati georeferenziata è stato presentato in una conferenza stampa, alla quale è intervenuto l’assessore ai Beni culturali, Donato Caporalini. Questi ha evidenziato che “iniziative come la creazione del sito arricchiscono la capacità del nostro territorio di far conoscere e valorizzare i propri beni culturali. Roberto Perna, responsabile del Sistema museale provinciale, ha posto l’accento sulla semplicità della navigazione richiesta e sull’originalità del progetto. “Le informazioni, contenute in un database, provengono – ha detto Perna – dalle catalogazioni svolte dalla Provincia di Macerata e da diversi enti locali: l’utente può reperire notizie su luogo, orari, tipo, periodo storico, responsabili e così via riguardo i diversi beni culturali del “museo diffuso” situati sul territorio maceratese. Varie sono anche le tipologie di ricerca disponibili: la localizzazione geografica, il periodo storico, la tipologia del bene, la categoria interna alla tipologia stessa, gli autori coinvolti nella realizzazione, la ricerca testuale. Le tipologie sono quelle dei beni architettonici, di quelli storico-artistici, dei reperti archeologici e dei musei”. Nella scheda del “bene” si trovano la foto, una breve descrizione, i dati relativi agli autori, informazioni più dettagliate sull’autore, sulla datazione e sull’ambito culturale, nonché le istruzioni necessarie per raggiungere il luogo. “L’importanza della progettazione di tale sito – è stato spiegato in conferenza stampa – si riscontra anche nella sua capacità di favorire l’integrazione tra le politiche culturali e gli aspetti legati al turismo. Non a caso sono state inserite informazioni relative a ristoranti e aziende agrituristiche presenti nei singoli Comuni del territorio”. I principali destinatari del progetto infatti sono – oltre a studenti e ricercatori – i turisti e i visitatori che, consultando il sito, hanno la possibilità di programmare visite nei luoghi descritti on line. Ma l’iniziativa è rivolta anche ad amministratori e progettisti per la possibilità di fruire in rete di un censimento dei “tesori” del museo diffuso della provincia di Macerata.
Torna all'elenco delle news>>>
|